Nuovo direttivo per il Parco dell’Arcipelago Toscano, il centro-destra vince anche col governo Pd

[5 Gennaio 2015]

Ci sono voluti due anni, ma proprio l’ultimo giorno del 2014 al Parco nazionale dell’Arcipelago toscano è arrivato l’attesissimo decreto firmato dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. La Comunità del Parco aveva già nominato i sui 4 rappresentati degli Enti locali: la sindaco di Marciana Anna Bulgaresi, il vice-sindaco di Porto Azzurro Angelo Banfi, l’assessore all’ambiente dell’isola del Giglio Stefano Feri e Gabriele Rotellini, indicato dal Comune di Capoliveri.

Le 4 nomine comunicate dal ministro Galletti sono: Umberto Mazzantini (associazioni ambientaliste nazionali); Alessandro Damiani (dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ispra); Luigi Coppola (Ministero dell’ambiente); Salvatore Nicola Verrillo (Ministero delle politiche agricole).

Il presidente del Parco nazionale, Giampiero Sammuri, è soddisfatto per queste tribolate nomine che finalmente mettono l’Ente Parco in grado di funzionare a pieno regime: «Sono contento di iniziare il 2015 con questa bella notizia. Espletate le formalità collegate alla nomina, sto già avviando le consultazioni per addivenire all’insediamento ufficiale che mi auspico possa avvenire al più presto, in modo da poter approvare importanti atti di programmazione dell’organizzazione dell’Ente che devono essere assunti improrogabilmente entro il 31.01.2015».

La prima riunione del Consiglio direttivo dovrebbe esserci il 143 gennaio, ma all’Elba qualcuno, come ElbaReport, comincia a trarre un bilancio politico delle nomine che sembra abbastanza umiliante per il PD.

«Infatti – scrive il giornale elbano – il Ministero dell’Ambiente, cestinando le proposte sul tavolo del suo predecessore Orlando, ha nominato Luigi Coppola, che ha la sola qualità di essere il segretario dell’UDC di Piombino, cioè dello stesso Partito in via di estinzione dell’imbarazzante ministro Galletti, un fedelissimo bosiano (l’ex senatore e sottosegretario Francesco Bosi, ndr) che come pedigree ambientale ha quello di aver spesso parlato del Parco (ma sempre in toni genericamente negativi) dimostrando di conoscere ben poco di tematiche ambientali. Il ministro delle politiche agricole e forestali, il PD Maurizio Martina, ha fatto ancora peggio: pur avendo sul tavolo il nome di un esponente elbano di Coldiretti, ha confermato la decisione già presa dalla sua predecessora, Nunzia De Girolamo (ex fedelissima di Silvio Berlusconi passata al Nuovo Centro-destra di Alfano ma tentata di ritornare a Forza Italia)».

La nomina dell’ l’avvocato Salvatore Nicola Verrillo sembra particolarmente indigesta non solo perché Martina ha confermato l’avvocato Salvatore Nicola Verrillo, di Benevento, «dove probabilmente i più credono che Giannutri sia un atollo polinesiano», scrive ElbaReport, ma anche perché aderiva ad Alleanza Nazionale «che, nonostante la strana concezione che ha il PD renziano della sinistra, ci sembra ancora leggermente distante dal PD», scrive il giornale on-line.

Il geologo Damiani viene dato per molto vicino alla sottosegretaria all’ambiente del PD Silvia Velo, mentre tra i “ministeriali l’unico elbano nominato nel nuovo direttivo del Parco è l’ambientalista Mazzantini, «di sinistra – sottolinea ElbaReport – ma non riconducibile ad una qualsiasi obbedienza partitica».

Secondo il ben informato L.F. «Il centro sinistra ha fatto davvero l’ennesimo flop, anche perché il risultato per la sua area  e per la rappresentanza locale avrebbe potuto essere anche peggiore:  l’ambientalista elbano  non era stato proposto dalla sua associazione nel direttivo del Parco, visto che l’Ufficio aree protette del Cigno Verde puntava a coprire un incarico in aree protette dove la presenza di Legambiente è meno forte, ma il suo nominativo è stato però avanzato da WWF, LIPU ed altre associazioni e Legambiente a quel punto non si è potuta tirare indietro».  Un retroscena d’altronde abbastanza noto perché Mazzantini lo aveva rivelato al recente ed affollato congresso di Legambiente Arcipelago Toscano.

E’ però indubbio che, se si mettono insieme  le nomine, l’area di centro-destra risulta ancora una volta egemone nel direttivo del Parco con Anna Bulgaresi, Angelo Banfi, Gabriele Rotellini, Coppola e Verrillo. In quota PD ci sono solo Sammuri, Feri e forse Damiani, che però è di nomina Ispra e quindi difficilmente si schiererà politicamente.

ElbaReport fa notare anche un’altra cosa: «A leggere i nomi dei componenti del direttivo pochissimi sono “nativi” delle nostre isole… Naturalmente chi scrive non ci vede nessuno scandalo – visto che consideriamo chi vive e lavora all’Elba elbano a tutti gli effetti – ma facciamo i complimenti ai teorizzatori de “l’Elba agli elbani!” ed agli sventolatori di bandiere con le tre api che tacciono soddisfatti!  Con questo criterio, se l’Elba dovesse essere indipendente, come teorizza qualche buontempone, bisognerebbe chiamare a governarla un altro Napoleone, magari da Benevento…».non resterà che accettare un vice-presidente di centro-destra che invocherà, giustamente, una rappresentanza paritaria che però, come fa notare ElbaReport, il centro-destra «non ha concesso al centro-sinistra nella Comunità del Parco dove, con numeri simili, si è preso il presidente (Guarente) ed il vicepresidente (Ciumei), anche se è una carica praticamente simbolica». Gaetano Guarente è il sindaco di Capraia e Andrea Ciumei di Marciana Marina.

Ma i giochi non sono ancora fatti e sembra che i pretendenti alla vicepresidenza, che spetta ad uno dei 4 espressione della Comunità del Parco , siano più d’uno.  come spiega L.F. con il voto segreto «Potrebbe essere il centro-destra, con più di un candidato, a riuscire a farsi male, come ha sempre fatto il masochista centro-sinistra. Staremo a vedere, ma l’ennesima lottizzazione e colonizzazione attuata dal centro-destra anche con un governo a guida PD non lascia ben sperare».