Energia, in Toscana finanza di progetto per bollette meno pesanti
L’esperienza pilota in un convegno di Scuola Superiore Sant’Anna e Toscana Energia Green
[16 Gennaio 2015]
Dello scenario che obbliga gli enti locali a misurarsi con la definizione delle nuove politiche energetiche si è discusso nel convegno promosso dall’Istituto Diritto, Politica, Sviluppo (Dirpolis) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con Toscana Energia Green. Un tema di grande attualità anche per gli impegni presi dall’Italia con l’Unione Europea per far fronte al contenimento e alla maggiore efficienza dei consumi energetici, ambito quale gli enti locali devono fare la propria parte.
Secondo gli organizzatori del convegno, grazie alla “finanza di progetto”, «la collaborazione tra pubblico e privato può aiutare gli enti locali a definire le nuove politiche energetiche, garantendo l’erogazione di servizi ai cittadini (come la pubblica illuminazione e il riscaldamento degli edifici pubblici) a livelli sempre più efficienti, rispettando gli obblighi della “spending review”, gli aspetti contabili legati al patto di stabilità interno, il contenimento dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni inquinanti».
Esempi di collaborazione fra pubblico e privato verso i quali si stanno indirizzando diversi Comuni toscani, soprattutto della provincia di Pisa, come Castelfranco di Sotto, Calci, Pietrasanta, San Giuliano Terme, Cascina, Calcinaia. Intanto a Vecchiano è già conclusa la gara di aggiudicazione dei nuovi servizi energetici proprio nell’ottica di collaborazione fra pubblico e privato.
L’avvocato Paolo Carrozza, ordinario di diritto costituzionale al Sant’Anna, spiega che «alcuni giuristi della Scuola Superiore Sant’Anna, in partnership con Toscana Energia Green, a seguito di una ricerca hanno prima studiato e poi sperimentato soluzioni tecniche e contrattuali per le pubbliche amministrazioni per contenere i consumi di energia per migliorarne degli usi finali, come suggerito dal legislatore in un decreto legge del 2012, ricorrendo alla “finanza di progetto”. La Scuola Superiore Sant’Anna ha contribuito allo studio e all’approfondimento della ruolo della “finanza di progetto” nei servizi. “Questo strumento di finanza di progetto, grazie alla sperimentazione avviata in alcuni comuni toscani si è rivelato utile per far fronte alle esigenze degli enti locali con riferimento alla progettazione ed erogazione di servizi energetici integrati, riferiti all’illuminazione pubblica, agli impianti elettrici e termici degli edifici. Il rispetto dei principi di trasparenza e di concorrenza in materia di contratti pubblici, garantito dall’espletamento di procedure di gara per individuare il concessionario del servizio, offre alle amministrazioni le ulteriori opportunità per aumentare il risparmio di carattere economico e l’efficienza tecnica».
Secondo Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, «la proposta presentata oggi nel convegno della Scuola Superiore Sant’Anna e di Toscana Energia Green sul ricorso al project financing per l’efficientamento energetico degli enti locali, definendo capitolato e schema di gara per i project financing dei comuni, capaci di attivare investimenti da privati e risparmi per la pubblica amministrazione duraturi, va nella giusta direzione, quella di superare le criticità legate alla spesa energetica a cui gli enti sono vincolati da Patto di Stabilità e Consip».
A Dirpolis e Toscana Energia Green sono convinti che «si tratta di uno schema a “prova” di patto di Stabilità e di Consip, perché fare controllo della spesa in campo energetico non è facile» e De Girolamo sottolinea che «La spesa è spesso frazionata in diverse strutture, gli interventi non sempre facili ma soprattutto per ridurre la spesa in conto esercizio in modo stabile nel tempo occorrono iniziali spese in conto capitale, e questa cosa, paradossalmente, è impedita dal Patto di Stabilità interno, senza contare che le procedure Consip non sempre hanno aiutato i comuni a scegliere strade di efficientamento delle proprie strutture. Le amministrazioni comunali consumano molta energia elettrica e gas, spesso in modo irrazionale ed inefficiente, senza controlli, quando invece ci sono molti motivi convergenti perché un’amministrazione pubblica definisca una forte e concreta azione di efficienza energetica delle proprie utenze e la metta in pratica rapidamente”. “Come associazione – conclude – intendiamo contribuire con gli enti locali al risparmio della spesa energetica. Abbiamo pensato che questa tematica sia comune a tutte le aziende dei nostri settori, non solo energia ma anche acqua, rifiuti e trasporti, che stanno dentro alla nuova concezione di queste città che devono mirare all’efficienza. Questo studio può aiutare i nostri settori a gestire bene le risorse private e pubbliche per migliorare l’efficientamento energetico nel nostro sistema e dunque nelle nostre città, inseguendo quella logica di ‘Smart Cities’ verso la quale sono proiettate».
Ivano Bianchi, amministratore delegato di Toscana Energia Green, conclude: «La nostra proposta di gestione di servizi energetici integrati – dà risposte a molte aspettative degli enti pubblici ed è una soluzione che né Consip né altri competitor sono ancora in grado di presentare».