Piano paesaggistico toscano, la lettera aperta delle Guide Parco Apuane
[13 Marzo 2015]
A chi in Apuane vuol vedere solo le cave, noi Guide del Parco diciamo che vediamo molto di più e ben oltre: la bellezza. La proposta che facciamo è di accompagnare in una visita guidata il Presidente della Regione e i Consiglieri Regionali, il Presidente del Parco ed il suo Direttore, come pure i Sindaci ed i Consiglieri della Provincia, gli industriali del lapideo ed i lavoratori del settore per illustrare e raccontare loro quanto questa ricchezza che ci è stata donata vada preservata nella sua interezza, perché solo così potrà sostenere l’economia ed il benessere delle comunità che ci vivono.
Noi Guide Parco, persone nate e cresciute ai piedi delle Apuane, in Garfagnana, Versilia, Lunigiana e dintorni, abbiamo deciso di rimanere qui, di inventarci un lavoro, di formarci con i corsi della Regione e sul campo, e con sacrificio siamo riusciti a creare una rete di collaborazione tra professionisti, strutture ricettive, fornitori di servizi e Parco che porta lavoro, smuove le economie locali ed educa allo sviluppo sostenibile. Ogni anno, senza troppo clamore, siamo gli accompagnatori di migliaia di turisti e centinaia di scolaresche in questi luoghi, un trend in continua crescita soprattutto nel settore naturalistico.
Chiediamo che per una volta la politica consideri anche altri lavoratori e altri lavori, non solo quelli legati al settore lapideo e soprattutto quelli in mano a lobbies finanziarie.
L’agricoltura, l’artigianato, il turismo, l’arte sono le attività economiche che meritano di essere sostenute, meritano promozione da parte degli enti e delle associazioni di categoria. Il ritorno alla terra, la ricerca di alimenti naturali legati al territorio ed a chilometro zero, il poter vedere al lavoro sapienti artigiani che plasmano la materia sono attrazioni per i turisti ma anche elementi che creano un legame indissolubile tra gli abitanti ed il territorio: il genius loci. E’ questo legame che in questi anni è stato perso.
Facciamo quindi un appello a chi sta usando il nome di Michelangelo e la figura storica dei cavatori per mistificare l’attività estrattiva. Gli Artisti ed i vecchi Cavatori, che con tanto sudore e tempi biblici riuscivano a strappare un blocco di marmo alla montagna, amavano la bellezza e la rispettavano e non avrebbero mai permesso la distruzione di un patrimonio naturale non riproducibile.
Le Guide del Parco delle Alpi Apuane si uniscono al coro sempre più numeroso ed informato che vuole ridiscutere il piano paesaggistico o quanto meno ripartire dalla prima stesura del Piano, quella senza gli emendamenti, chiedono di salvare il PIT con valenza di Piano Paesaggistico per le Alpi Apuane e per la salvaguardia dal cemento della costa.
E’ necessario fermare sia il Maxiemendamento che il cosiddetto “Lodo Rossi” che stravolgerebbero quanto di buono fatto finora in tutela non solo dell’ambiente ma del futuro stesso di tutto il territorio delle Alpi Apuane.
Chiediamo che in Apuane sia ripristinata la legalità: che siano chiuse le cave sopra i 1200 metri di quota, che siano chiuse le cave che stanno distruggendo i geositi e i siti di Rete Natura 2000, le cave che stanno inquinando le nostre sorgenti, devono chiudere le cave che hanno deturpato il paesaggio sia decapitando crinali e vette, sia svuotando montagne dall’interno, e devono chiudere le cave che non hanno autorizzazioni legittime. Le istituzioni devono adoperarsi perché i fondi pubblici, finora destinati prioritariamente a questo settore, vengano destinati alla riconversione ad atri settori economici sostenibili. Le aziende che hanno evaso milioni di euro, come stanno dimostrando le indagini della procura, devono restituire il maltolto che deve essere reinvestito nel territorio, prioritariamente per ripristinare e mettere in sicurezza i versanti.
Chiediamo inoltre al Parco di prendere posizione per assolvere al suo compito istituzionale di protezione del territorio e di promozione delle attività economiche sostenibili ricordandogli che la salvaguardia dell’Ambiente ha un valore sovraordinato a quello di un’economia di rapina spietata e senza scrupoli.
E’ in gioco la nostra sopravvivenza, il nostro futuro, la nostra stessa esistenza.
le Guide Parco Apuane