Geotermia e turismo, premio internazionale per il binomio toscano
«Un’idea di paesaggio che considera le trasformazioni infrastrutturali come parte integrante del territorio»
[16 Dicembre 2015]
Il mondo della geotermia toscana, dopo l’inserimento del Parco delle colline metallifere tra i siti Unesco, continua a fare incetta di riconoscimenti internazionali per l’integrazione che ha saputo portare avanti con le bellezze naturali offerte dal territorio, valorizzandone l’aspetto turistico. Il progetto “Riqualificazione della Centrale Geotermoelettrica Sasso 2 con percorso turistico di visita, Sasso Pisano, Toscana” degli architetti Daniela Moderini e Giovanni Selano, ha infatti appena ottenuto un importante riconoscimento all’interno del premio Architettura Alto Adige.
Il progetto di Sasso Pisano, con la centrale Enel Green Power “Sasso 2” e il sentiero “Energia e Vapore” che dalle fumarole di Sasso Pisano conduce a una “terrazza verde” che dà sull’impianto geotermico, è stato premiato stato premiato come migliore opera realizzata da architetti altoatesini fuori provincia. «Il progetto e più in generale il turismo geotermico – ha commentato Massimo Montemaggi, responsabile geotermia Enel green power – sono realtà possibili grazie alla collaborazione tra Enel green power, istituzioni, CoSviG., Comunità del cibo a energie rinnovabili e associazioni che operano per la valorizzazione culturale, turistica e sociale delle aree geotermiche».
Valorizzazione sempre più riconosciuta anche fuori confine. La realtà di Sasso Pisano è riuscita a primeggiare di fronte a 166 opere complessivamente inviate per il premio Architettura Alto Adige: in tutto sono stati sei i progetti premiati e dieci i menzionati selezionati dalla giuria composta da Donatella Fioretti, socia dello studio berlinese di successo BFM-Architekten e professoressa alla Technischen Universität Berlin; Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, architetta siciliana con grande esperienza nel progetto di restauro a cui tra l’altro è stata assegnata nel 2012 la Medaglia d’Oro alla Carriera della Triennale di Milano; Klaas Goris, da Gent (Belgio), socio dello studio di architettura Coussée & Goris architecten, professore alla Sint-Lucas Architecture Academy di Gent, frequentatore dell’Alto Adige in cui nel marzo scorso ha organizzato un seminario di progettazione con gli studenti.
«Ringraziamo Enel Green Power – ha sottolineato l’architetta Daniela Moderini, protagonista del premio – per l’occasione che ci è stata data di mettere in pratica professionalmente un’idea di paesaggio che, come ha definito la giuria, considera le trasformazioni infrastrutturali come parte integrante del territorio».