Industria 4.0, 30 milioni di euro per spingere le Pmi toscane
[8 Febbraio 2016]
In Toscana come in Italia, nonostante pesanti anni di crisi ne abbiano falcidiato la capacità produttiva, il settore manifatturiero continua a essere il cuore pulsante dell’occupazione e dell’innovazione. Ne siano un esempio le performance ottenute nell’export, che ha rappresentato uno dei pochi porti sicuri durante la recessione: le esportazioni toscane valgono oggi 32 miliardi di euro l’anno, ed è proprio il settore manifatturiero a coprire il 97% delle vendite all’estero.
Quello dell’industria è però un primato che ha bisogno di nuova linfa per rinnovarsi, ed affrontare le sfide della modernità. Il primo input è quello della riconversione ecologica, il secondo quello del cosiddetto “smart manufacturing”: la digitalizzazione della manifattura.
Per spingere in questa direzione, durante l’ultima seduta di Giunta la Regione ha dato avvio a una rimodulazione degli strumenti finanziari per le Pmi, annunciando risorse per quasi 30 milioni di euro per i fondi rotativi rivolte in particolare agli investimenti delle aziende che puntano su tecnologie digitali.
«La Regione – ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Stefano Ciuoffo (nella foto) – ha deciso di mantenere una quota per i fondi rotativi di 30 milioni di euro destinandoli in modo più selettivo volendo valorizzare progetti strategici per l’industria e i settori turismo e servizi. Parliamo di azioni che rientrano nell’ambito della cosiddetta ‘Strategia industria 4.0′, il cui scopo è di ridurre il gap competitivo nei confronti dei paesi concorrenti e sulla quale anche il Governo sta lavorando. Una Toscana del futuro insomma, dove si aumenta la produttività e la competitività e si promuovono anche nuovi modelli di business. Abbiamo ottime carte da giocare: dal sistema moda di alta gamma alla meccanica strumentale fino alla logistica e ai sistemi di trasporto sfruttando le competenze presenti nel sistema della ricerca regionale, che nel campo della smart manifacturing e della fabbrica intelligente la Toscana può vantare eccellenze di assoluto valore. Sono convinto – ha concluso – che l’incentivare l’innovazione e il riposizionamento delle nostre imprese sia un percorso da intraprendere senza indugi e queste misure sono supporto reale per chi vuole provar e a competere sui mercati internazionali».
Superata la procedura a sportello – dettagliano dalla Regione – i progetti di investimento saranno valutati concentrando l’attenzione sugli interventi di carattere strategico territoriale e/o produttivo o di filiera di Pmi che decideranno di adottare tecnologie digitali o smart manufacturing. L’attenzione è al settore manufatturiero nella sua globalità, al terziario e al turismo, e viene incentivata la cooperazione tra imprese e la loro aggregazione.