Che fine fa davvero la raccolta differenziata? Si scopre a Ri-creazione

Visite all’impianto Ecolat per pi progetto rivolto alle scuole, promosso da Sei Toscana e Legambiente

[17 Febbraio 2016]

La raccolta differenziata, un’operazione quotidiana con i quali i cittadini prendono ormai sempre più confidenza, rappresenta solo un anello di una lunga catena. Conoscere i risvolti diventa fondamentale per non perdere di vista l’obiettivo finale, ovvero il riciclo effettivo. Con questa prospettiva l’impianto Ecolat di Grosseto ha aperto ieri le sue porte a una scolaresca per la prima delle visite guidate previste dal progetto “Ri-creazione”, promosso da Sei Toscana (il gestore unico dei rifiuti per la Toscana sud) in collaborazione con Legambiente.

All’impianto Ecolat gli studenti hanno potuto vedere da vicino dove viene selezionato il multimateriale raccolto con la differenziata: imballaggi di plastica, alluminio, acciaio vetro e tetrapack. I rifiuti vengono separati per frazione merceologica, imballati ed avviati al recupero attraverso i vari Consorzi nazionali che si occupano di trasformare questi rifiuti in nuova materia, da cui nasceranno nuovi oggetti.

«La raccolta differenziata è fondamentale per ridurre l’inquinamento ambientale – ha spiegato Andrea Contri, responsabile dell’impianto Ecolat – è importante farla bene, garantendo la qualità del prodotto riciclabile. Conoscere il ciclo dei rifiuti, visitare gli impianti, comprendere dove va a finire il rifiuto e a quali nuovi oggetti si può dar vita, aiuta i cittadini a capire l’importanza della differenziata. Ogni volta che abbiamo ospitato gruppi di persone ci siamo resi conto che escono dall’impianto più consapevoli e motivati. Ecco perché con entusiasmo collaboriamo al progetto di Sei Toscana Ri-creazione, una iniziativa utile per avvicinare i giovani ad una delle più importanti tematiche ambientali e veicolare buone pratiche nelle famiglie». Famiglie dove in genere l’attività di raccolta differenziata viene generalmente svolta dai membri adulti, e non dai ragazzi, ma la buona comunicazione ambientale è strumento utile a tutte le età.

Il progetto Ri-creazione è rivolto in particolare agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado delle province di Grosseto, Siena e Arezzo, propone, in maniera totalmente gratuita, percorsi educativi per approfondire la conoscenza del settore dei rifiuti, guidando gli studenti lungo tutta la filiera delle 4R indicate dalla gerarchia europea: riduci, riusa, recupera e ricicla. Ieri gli studenti hanno poi visitato il centro di raccolta comunale dove i cittadini del Comune di Grosseto possono conferire direttamente e in modo gratuito i rifiuti urbani e assimilati agli urbani: ingombranti, batterie esauste, vernici, detergenti, oli e grassi commestibili, apparecchiature elettroniche, imballaggi di carta, cartone, plastica, legno e metallo, calcinacci, vengono raccolti in quest’area che nasce per disincentivare l’abbandono abusivo dei rifiuti e agevolarne il recupero.

Come ad ogni classe che ha aderito al progetto, inoltre, agli studenti è consegnato il libro “Riusi: da rifiuti a risorse!” scritto da Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Confservizi Toscana e personalizzato da Sei Toscana, con informazioni utili sui servizi svolti in tutti i comuni serviti.