La Guardia Costiera sequestra due reti nel mare protetto di Pianosa

I bracconieri marini sono stati ripresi dalle telecamere del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano?

[15 Marzo 2017]

La Capitaneria di Porto di Portoferraio annuncia che «Nella giornata di martedì 14marzo, nel corso di un pattugliamento svolto nell’ambito dell’ordinaria attività di polizia per la sorveglianza delle aree marine e costiere sottoposte a tutela e per la prevenzione ed il contrasto delle attività marittime illegali, gli uomini della Guardia Costiera di Portoferraio hanno individuato ,all’interno della zona protetta dell’isola di Pianosa n. 2 reti da posta non segnalate per una lunghezza totale di circa 1300 metri. L’equipaggio della motovedetta CP 553 ha immediatamente proceduto al recupero delle stesse, denunciando contestualmente all’Autorità Giudiziaria competente gli ignoti responsabili».

Il sequestro delle reti è quindi avvenuto nella vietatissima zona 1 del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, che dovrebbe essere sorvegliata delle telecamere installate dal Parco e che quindi dovrebbero aver ripreso chi ha calato le reti.  Se così fosse non si tratterebbe per molto di “ignoti responsabili”, visto che dovrebbero poter essere identificati dalle registrazioni effettuate dalle telecamere proprio per impedire il bracconaggio marino e l’accesso non autorizzato nel mare protetto di Pianosa.

La Capitaneria di Porto di Portoferraio evidenzia che «In vista della stagione estiva, le attività di controllo da parte della Guardia Costiera si sono intensificate prestando particolare attenzione alle zone di mare dove il fenomeno è più diffuso e in generale nelle aree sottoposte a tutela; ciò al fine di garantire  la protezione dell’ambiente marino, il rispetto delle norme vigenti in materia di pesca e la tutela del consumatore».