L’Operazione Dirty Market della Guardia Costiera in Toscana (VIDEO)

Sequestrate 2,7 tonnellate di prodotti ittici e 92.000 euro di sanzioni, 6 tonnellate di merce ritirata

[2 Gennaio 2018]

A livello toscano, l’operazione nazionale Dirty Market. realizzata dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, ha fruttato 92.000 euro di sanzioni e il sequestro di 2.700 kg di prodotti ittici e 6 tonnellate di merce ritirata dal mercato.

La campagna, che si è svolta durante le festività natalizie è stata coordinata in Toscana dalla Direzione marittima di Livorno – 2° Centro Controllo Area Pesca ed eseguita dal personale ispettivo di tutti i 26 uffici marittimi della regione, isole comprese.  Alla Guardia Costiera spiegano che «Oltre 40 militari e 13 motovedette, sono le risorse impiegate per l’esecuzione di 736 controlli, dai quali sono scaturiti 62 illeciti e 41 sequestri, tra attrezzature da pesca e prodotti ittici. In mare, le ispezioni hanno riguardato le attività di pesca degli operatori professionali e sportivi; a terra, sono stati effettuati controlli in banchina, sulle operazioni di sbarco e sulla registrazione del pescato; sul territorio, infine, sono state passate al setaccio le operazioni di trasporto, di distribuzione, nonché vendita all’ingrosso e al dettaglio e somministrazione dei prodotti ittici. Tra gli illeciti riscontrati, violazioni riguardanti la non conformità delle informazioni date al consumatore riportate nelle etichette e, inoltre, l’assenza di documentazione attinente alla provenienza della merce. I sequestri hanno riguardato anche quantitativi di prodotti scaduti, rinvenuti presso grossisti e ristoratori. Sanzionati anche i comandanti di alcuni pescherecci sorpresi a navigare in aree soggette a restrizione. Le imbarcazioni sono state rilevate nelle zone tutelate da vincoli per la tutela ambientale, tramite i sistemi di monitoraggio attestati nelle sale operative».

Quando è stato possibile,  dopo l’autorizzazione del servizio veterinario dell’ASL per il consumo umano, i prodotti sequestrati sono stati donati ad enti caritatevoli.  La Guardia Costiera avverte che «Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca andranno avanti anche nei prossimi giorni, al fine di prevenire e reprimere comportamenti illegali che pregiudichino le risorse e la sicurezza dei consumatori.

Ecco le violazioni di articolare rilievo riscontrate dalla Capitaneria di porto di Livorno:

 Livorno: Presso un supermercato della grande distribuzione sono state rinvenute confezioni di prodotto congelato riportante un’etichettatura non conforme. Nelle singole scatole della merce, riportante la denominazione di vendita “Nasello”, gli ispettori hanno verificato che il contenuto riguardava una specie diversa che sarebbe stata meno appetibile da un punto di vista commerciale. 1.400 Kg il quantitativo sequestrato dai militari. Il rimanente prodotto distribuito sul mercato nazionale, circa 6 tonnellate, è stato ritirato, in autocontrollo, in via cautelativa dalla stessa società. Società alla quale è stata comminata inoltre una sanzione di 1.500 euro.

Firenze: Un quantitativo complessivo di 650 kg di prodotti ittici, tra i quali Astici, scampi, e altri crostacei pregiati, oltre che sogliole, calamari è stato sequestrato dagli ispettori provenienti dalla Capitaneria labronica a Firenze e Scandicci,nei locali di due grossisti. Alcuni prodotti non riportavano la regolare documentazione di provenienza, altri risultavano con il termine minimo di conservazione ormai scaduto. In quest’ultimo caso, è stata contestata l’inottemperanza al piano di sicurezza per la gestione degli alimenti, per non aver provveduto al ritiro della merce dal mercato. 5.000 euro, in totale, le sanzioni inflitte ai responsabili.

Prato: Un ristorante di cucina etnica è stato sanzionato per 3.500 euro per la detenzione di prodotti ittici da somministrare ai clienti dell’esercizio senza alcun tipo di documentazione riguardante la tracciabilità e quindi di provenienza ignota. Gli esemplari, rombi, totani, scampi, gamberi, branzini e altri pesci congelati erano tenuti, infatti, in buste anonime prive di qualsiasi segno di riconoscimento ai fini della tracciabilità. Altri prodotti, tra i quali scampi e surimi sono stati rinvenuti, invece, con la data di scadenza ormai decorsa. 200 kg in tutto i prodotti ittici sequestrati dai militari della Capitaneria livornese.

Isola d’Elba: L’attività della Capitaneria di Porto di Portoferraio si è sviluppata tanto a mare quanto a terra, effettuando controlli su tutta la catena della filiera ittica, dal pescato alla ristorazione. Sono 22 nel complesso gli esercizi commerciali controllati dall’inizio dell’operazione e 5 le sanzioni irrogate: 4 amministrative di 1.500€ ciascuna per mancanza di etichettatura di prodotti ittici freschi e congelati per un totale di 6.000 € e una denuncia penale per tentata frode in commercio, con conseguente sequestro di 60 kg di pesce. Tra le attività più salienti svolte nell’arco temporale sopra definito giova riportare un’attività congiunta con l’Azienda Sanitaria Toscana Nord-Ovest per l’ispezione di un ristorante nel Marcianese, in data 15/12/2017, i cui locali-cucina sono risultati in cattivo stato igienico sanitario. A seguito del controllo, effettuato dai militari della Guardia Costiera, l’ASL ha constatato il cattivo stato di conservazione di circa 5 kg di pesce fresco ed effettuato il sequestro del prodotto ittico, confiscato e distrutto in data 16/12/2017; al titolare dell’esercizio commerciale, invece, sono state imposte delle prescrizioni di natura igienico-sanitaria ed è stata disposta la sospensione dell’attività fino a quando le stesse non verranno ottemperate. In data 17/12/2017, poi, all’atto del controllo di un ristorante, è stato denunciato penalmente il titolare dell’esercizio con annesso sequestro penale di 12,10 kg, perché pubblicizzava sul proprio menù prodotto fresco che in realtà all’atto del controllo risultava congelato. I controlli a terra hanno interessato anche il commercio all’ingrosso, con le ispezioni dei locali e dei prodotti ittici di due noti Grossisti Elbani, e della flotta peschereccia nei porti di Portoferraio e degli Uffici Minori. In mare, nonostante le avverse condizioni meteo marine non abbiano favorito né la pesca sportiva né quella professionale, sono stati controllati in totale 3 pescherecci, focalizzando l’attenzione sul pescato, sulla documentazione e sul personale presente a bordo, e 7 diportisti impegnati in attività di pesca locale e ravvicinata.

Videogallery

  • Guardia Costiera: Operazione Dirty Market

    https://youtu.be/hu03yv9PJIY