161 migranti bonificatori hanno ripulito l’Arno da 35 quintali di rifiuti

Bugli: «Questa è la strada giusta su cui proseguire e crescere, anche il prossimo anno»

[13 Dicembre 2017]

Sono 161 i migranti provenienti da Africa e Asia (Ghana, Guinea Bissau, Mali, Nigeria, Costa d’Avorio, Cameroun, Sudan, Bangladesh, Pakistan, Senegal, Gambia, Burkina Faso, Liberia, Eritrea, Togo) che, a suon di interventi scadenzati una volta a settimana circa per tutto il periodo giugno-novembre 2017 tra le province di Arezzo, Firenze e Pisa, hanno raccolto complessivamente circa 30-35 quintali di rifiuti – senza considerare l’ammontare degli speciali, dei pericolosi o ingombranti.

Un successo celebrato ieri a Firenze, a conclusione del progetto Migranti bonificatori 2017 promosso dai Consorzi di bonifica della Toscana afferenti il corso del fiume Arno (Alto, Medio e Basso Valdarno) in collaborazione e con il contributo della Regione Toscana, successo per il quale s’attende già il bis: «Dopo la primissima esperienza dell’anno scorso – ha ricordato l’assessore all’Immigrazione della Regione Toscana Vittorio Bugli – il progetto quest’anno si è rafforzato raggiungendo risultati importanti sotto diversi punti di vista; questa è la strada giusta su cui proseguire e crescere nella sinergia tra Regione e Consorzi di Bonifica su questo tema anche il prossimo anno».

Obiettivo generale del progetto è e sarà naturalmente l’integrazione dei migranti mediante la formazione e lo svolgimento di attività volontarie complementari alle funzioni ed attività dei Consorzi di bonifica, unendo al contempo target importanti sia in termini ambientali che di difesa del suolo e di decoro urbano su tutto l’Arno, dalla sorgente alla foce.

Come ricordano dai Consorzi di bonifica, dopo il periodo di formazione teorica in materia di sicurezza, riconoscimento, raccolta e differenziazione dei rifiuti condotto dall’agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana Chiantiform, i giovani migranti bonificatori muniti dei necessari Dpi (scarpe, guanti, gilet e sacchetti di diversi colori) hanno battuto tratto a tratto il corso del fiume Arno e di qualche suo affluente principale per rimuovere cartacce e piccoli rifiuti, prima o dopo le operazioni di manutenzione mediante sfalcio della vegetazione eseguite direttamente o indirettamente, in accordo con il Genio civile, dai Consorzi di bonifica.

Risultati dunque davvero importanti che hanno portato a soddisfazione reciproca, sia dei 161 migranti che hanno lavorato – gratis – lungo il fiume, sia per i 12 soggetti gestori dell’accoglienza partecipanti come anche per le 16 comunità coinvolte, in cui molto spesso sono state coinvolte anche le associazioni e le amministrazioni locali.

L. A.