Il “paese fantasma” di Vagli potrebbe presto riemergere dalle acque

L’attesa novità in un “Memorandum di intesa” per la promozione di un turismo sostenibile, siglato tra il Comune ed Enel

[11 Maggio 2020]

Vagli di Sotto, Comune di neanche mille anime incastonato tra i monti della Garfagnana, nell’estate del 1994 venne invaso da un’enorme folla di turisti – si stima 1 milione di persone – accorsi per veder risorgere dalle acque di Fabbriche di Careggine: il “paese fantasma” che presto potrebbe tornare alla luce.

Il paese fu costruito nel XIII secolo da una colonia di fabbri ferrai provenienti da Brescia, che estraevano e lavoravano il ferro dal monte Tambura, ma oggi giace sul fondo di un lago artificiale creato da una diga di 92 metri, che sbarra il fiume Edron, affluente di destra del Serchio; il lago a pieno regime può raggiungere quasi 43 milioni di metri cubi d’acqua ed alimenta la centrale idroelettrica Enel di Torrite, frazione di Castelnuovo di Garfagnana, con una produzione annua di oltre 150 milioni di KWH.

E proprio Enel informa adesso che è in corso di formalizzazione un “Memorandum di intesa” con Comune di Vagli di Sotto e Romei S.r.l per supportare il “Progetto Essere 2020 – Vagli”, che ha come obiettivo la valorizzazione turistica del territorio a partire dalle eccellenze di carattere storico, paesaggistico e culturale: tra le proposte considerate nell’ambito dell’iniziativa vi sono «l’apertura di siti adibiti a musei digitali indoor, la realizzazione di istituzioni museali sul territorio e sulla storia locale, la riqualificazione dell’ambiente naturale».

È in questo contesto che viene «compresa la pulizia dell’invaso di Vagli mediante una serie di attività che, attraverso il possibile svuotamento del bacino, prevedono la realizzazione di attività manutentive sulle opere idrauliche, interventi ambientali con lavori di ingegneria naturalistica e progetti di valorizzazione turistica». L’anno buono potrebbe essere il 2021.