Siccità: in Toscana più invasi e nuove dighe. La Regione sosterrà progetto di fattibilità a Radicofani

Allo studio procedure più snelle, anche per laghetti a uso privato di raccolta acque

[5 Agosto 2022]

Al tavolo per la crisi idrica, convocato ieri dalla Regione per fare il punto della situazione, c’erano il presidente della Toscana Eugenio Giani e gli assessori regionali all’agricoltura, all’ambiente e all’urbanistica, i direttori dei rispettivi dipartimenti e delle agenzie regionali interessate ma anche l’autorità idrica toscana, i consorzi di bonifica, l’Ente acque umbro toscano e le associazioni di categoria degli agricoltori e tutti hanno concordato sul fatto che «La siccità è un problema che rischia di riproporsi sempre più spesso negli anni, a causa anche dei cambiamenti climatici in corso. La Regione da un lato dunque guarda avanti, in prospettiva, e dall’altro ha definito una serie di misure per l’immediato, anche a compensazione dei danni».

Nonostante non manchino le perplessità di chi, come il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale CIRF, è contrario ai grandi invasi e possibilista su quelli per le acque superficiali e favorevolissimo alla ricarica controllata delle falde, la Regione lavora a quella che sembra la scelta predominante: nuovi invasi. E ha annunciato che «Metterà a disposizione due milioni di euro, richiesti al Ministero alla transizione ecologica, per uno studio di fattibilità per un invaso  a  San Piero in Campo nel Comune Radicofani, che diventerebbe il terzo lago artificiale della Toscana dopo Montedoglio e Bilancino, con una portata di 17 milioni di metri cubi d’acqua». L’obiettivo di Giani è quello di «Inserire l’opera nel piano che il ministro alle infrastrutture licenzierà prima della fine della legislatura. Si lavora anche a procedure più snelle per realizzare invasi privati o laghetti per trattenere le acque piovane o regimare i corsi d’acqua, per favorirne un uso agricolo ma anche potabile».

Nell’immediato la giunta regionale ha stanziato 500 mila euro che serviranno a far fronte alle emergenze per i danni subiti negli incendi, ma altri due milioni arriveranno nei prossimi mesi e serviranno per finanziare le strutture agricole danneggiate. Giani ha concluso: «Nuovi specchi d’acqua sono utili anche per attingere acqua nel caso di roghi: nuovi progetti a volte però si incagliano nelle procedure burocratiche. Per il presidente della Toscana ci sono contraddizioni da superare, anche perché oggi la siccità è il problema dei problemi».