Oggi un focus alla Casa dell’agrobiodiversità di Scandicci e in diretta Zoom

A vent’anni dal Firenze Social forum: tra agrobiodiversità e diritti degli agricoltori

Dopo quasi due decenni dall’entrata in vigore, il Trattato Fao resta uno strumento ancora quasi sconosciuto sia alla società civile che ai diversi attori della ricerca italiana

[11 Novembre 2022]

A venti anni dal Social forum europeo, una nuova edizione della manifestazione è in corso a Firenze, fino a domenica 13 novembre. Non un’operazione nostalgia, ma una “memoria viva” con lo sguardo rivolto al futuro, nelle intenzioni degli organizzatori.

“Firenze 2022” nasce infatti per tentare di superare la frammentazione geografica e tematica che ha caratterizzato le mobilitazioni degli ultimi anni, oltre che un passo avanti nel processo di ricostruzione di una rete di comunicazione, collaborazione e possibile convergenza in grado di affrontare i tempi drammatici che stiamo vivendo: guerra, crisi eco-climatica, aumento esponenziale delle disuguaglianze sociali e di genere, crisi democratica.

I primi due giorni del Forum saranno dedicati alle attività auto-organizzate e autofinanziate, messe in campo dalle diverse reti nazionali ed europee. È proprio durante la seconda giornata del Social forum 2022, che si colloca il contributo di Cospe in tema di ecologia: un panel dedicato all’agroecologia organizzato da Azione Terrae, la Coalizione italiana per la transizione ecologica in Africa (Acra, Cisv, Cospe, Deafal, Lvia, Mani tese, Terra nuova, Rete semi rurali, Agroecology Europe). L’incontro dal titolo Conservazione, uso sostenibile dell’agrobiodiversità e diritti degli agricoltori: come integrare gli strumenti del trattato Fao nell’azione della società civile è in corso oggi fino alle 17.30, alla Casa dell’agrobiodiversità – Rete semi rurali (Piazza Brunelleschi, 8 – Scandicci).

Attraverso un’analisi del trattato Fao e dei suoi strumenti, saranno toccati temi quali la conservazione, l’uso sostenibile dell’agrobiodiversità e i diritti degli agricoltori.

Il Trattato Fao sulle risorse genetiche vegetali per l’agricoltura e l’alimentazione (Itpgrfa), di cui l’Italia è uno dei principali finanziatori, è stato sottoscritto dal nostro paese nel 2004. La legge n. 20dello stesso anno, riconosce l’importanza di questo strumento internazionale e delega il compito di implementare alcune delle sue misure alle Regioni.

A distanza di quasi venti anni dalla sua entrata in vigore, però, il Trattato resta uno strumento ancora quasi sconosciuto sia alla società civile che ai diversi attori della ricerca italiana. Ad esempio, l’articolo 7 – che auspica la creazione di politiche di cooperazione allo sviluppo sugli obiettivi del Trattato – è ancora un mondo inesplorato sia dalle Ong, sia dalla stessa Agenzia italiana della cooperazione (Aics).

Speciale attenzione andrebbe dedicata, inoltre, a capire cosa significhi implementare uno degli articoli più discussi – il 9 sui Diritti degli Agricoltori – in un paese europeo. Quali misure di ripartizione equa dei benefici (Benefit Sharing – BS) si possono immaginare con gli agricoltori italiani? E ancora, possiamo favorire strumenti di BS non monetari, e in caso affermativo, quali? Avere accesso alle sementi conservate nelle banche (punto cruciale del Trattato) è essenziale per gli agricoltori europei così come per quelli dei paesi del sud del mondo.

La diversità, infatti, è la chiave per attivare processi di miglioramento genetico per costruire le sementi del futuro. Ma come gestire questo accesso? Come favorire accordi tra banche, agricoltori e ricerca per sviluppare progetti di miglioramento genetico partecipativo e decentralizzato e diversificare i sistemi agricoli?
A tutti questi quesiti cercheremo di dare risposta in un laboratorio, diviso nella mattina dedicata alla cooperazione allo sviluppo e nel pomeriggio dedicato alle azioni in Europa, con l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza della società civile su queste tematiche e di arrivare a proporre una nuova agenda per la Sovranità Alimentare che rimetta al centro l’agrobiodiversità.

L’evento sarà in diretta Zoom: su https://us06web.zoom.us/j/87967174038

di Cospe per greenreport.it