Esteso al 2022 il Programma di sviluppo rurale della Toscana
342 milioni di euro di nuove risorse da Quadro finanziario pluriennale, European Recovery Instrument e Next Generation EU
[9 Novembre 2021]
La Regione Toscana informa che «Il piano finanziario del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2021-2022 potrà contare su oltre 342 milioni di euro di nuove risorse. Una dotazione che è il risultato dell’approvazione da parte della Commissione europea dell’estensione del Programma al 31 dicembre 2022. I fondi provengono dalla ripartizione biennale delle risorse del Quadro finanziario pluriennale (Qfp) e dall’European Recovery Instrument (EURI) del “Next Generation EU” (NGEU), destinate allo sviluppo rurale per mitigare gli effetti della crisi economica derivanti dalla pandemia da Covid 19».
Queste risorse verranno utilizzate per:
Scorrimento graduatorie di alcuni bandi. La giunta ha approvato gli scorrimenti delle graduatorie di alcuni bandi (le cui istruttorie erano state già avviate in forma condizionata al reperimento delle risorse necessarie, con delibera n. 613/2021) per un totale di 52 milioni e 960mila euro. Riguardano il pacchetto giovani con le opportunità offerte da Giovanisì, le strade bianche, la prevenzione per le calamità, la prevenzione dei danni delle aree forestali, l’utilizzo di pubblica utilità dei boschi; gli impianti a biomasse degli enti pubblici; la promozione dei prodotti di qualità; i progetti integrati di distretto e la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari.
Bandi delle misure premio. I bandi relativi allo sviluppo rurale per le misure premio (10, 11, 13) sono usciti ad aprile 2021, prima dell’approvazione del PSR – dunque in forma condizionata – pertanto parte dei 342,2 milioni di euro sono stati già stanziati, per un ammontare di quasi 142,8 milioni euro. La misura 10 ovvero i pagamenti agro-climatici-ambientali comprende: la conservazione del suolo e della sostanza organica, il miglioramento della gestione degli input chimici e idrici e la conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità. La misura 11 ovvero l’agricoltura biologica comprende l’introduzione della agricoltura biologica e il mantenimento. La misura 13 ovvero le indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici comprendono le indennità compensative in zone montane e le indennità nelle zone svantaggiate.
Bandi con nuove opportunità per il mondo agricolo, agroalimentare e forestale. Si tratta di 20 bandi previsti per i prossimi 14 mesi (da novembre 2021 a dicembre 2022) rivolti agli operatori pubblici e privati del settore agricolo, agroalimentare e forestale. La Giunta ha approvato il cronoprogramma che ha la finalità di consentire al settore dello sviluppo rurale di programmare i propri investimenti in base alle opportunità offerte. I primi 4 bandi a partire (entro la fine dell’anno) saranno: il bando per il sostegno alle attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno (5 milioni e 470mila euro); il bando per la realizzazione delle recinzioni quali misure di prevenzione per la peste suina africana (PSA), (4 milioni di euro); il bando per il sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi e calamità naturali (11 milioni e 600mila); il bando per il sostegno alla formazione dei consulenti (490mila euro).
Interventi in ambito Leader. Le risorse destinate ammontano a 17 milioni di eruro e saranno destinate ai 7 Gruppi di Azione Locale (GAL) della Toscana per la prosecuzione dell’attuazione delle relative Strategie Integrate di Sviluppo Locale (SISL), sia attraverso nuovi bandi – che offriranno nuove opportunità ai territori interessati – sia per lo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in essere.
Il presidente della Regione Eugenio Giani ha detto: «Ringrazio la vicepresidente Saccardi che ha fatto un grande lavoro di raccordo perché arrivare a 342 milioni di euro da qui a un anno, articolati a favore del sistema dell’agricoltura che in Toscana sta generando nuova occupazione e sviluppo, è una cosa molto significativa Molti di questi fondi possono inserirsi nelle concertazioni nazionali per il Recovery Found, ovvero per il programma che in questo momento caratterizza il rapporto dell’Italia con l’Europa, ma buona parte di queste risorse arrivano da un rapporto diretto con la Commissione europea e consentono al nostro sistema agricolo di avere quei supporti finanziari necessari a generare lavoro e attività».
La Saccardi, assessora all’agroalimentare, ha concluso: «Finalmente abbiamo avuto l’ok della Commissione europea alla nostra proposta di impegno di 342 milioni di euro che dovranno essere impegnati entro il 2023 e spesi entro il 2025 e che riguardano la programmazione degli anni 21-22 Sono risorse importanti, in parte le abbiamo già investito perché abbiamo fatto partire ad aprile le misure agroclimaticoambientali e il biologico. Ricordo che la Toscana è una delle regioni italiane con il più alto livello di biologico, il 35% di superficie destinata. Queste misure saranno associate alle indennità compensative per le zone montane e quelle disagiate. Tra le misure, si aggiunge lo scorrimento delle vecchie graduatorie con i progetti integrati di distretto come ad esempio il florovivaismo pistoiese. Andremo a investire 15 milioni sui pacchetti giovani e nei prossimi mesi partiranno da qui alla fine dell’anno 4 bandi di cui uno (da 5 milioni e mezzo) sulla promozione dei prodotti toscani: siamo alla fine del periodo Covid, si spera, e oggi le nostre aziende hanno bisogno di ripartire e riaffermarsi. Ci saranno poi interventi sui boschi e sulla prevenzione incendi, e 14 bandi che partiranno nel 2022 con i quali andremo a rispondere al bisogno di trasformazione delle aree Leader e quindi della programmazione dei GAL sul territorio. Ancora, altri gli investimenti per i giovani, insomma misure molto orientate alle richieste dell’Europa per un un’agricoltura sempre più attenta all’ambiente, sempre più esempio di lotta al cambiamento climatico, un’agricoltura che ponga sempre più attenzione alla biodivestità e al benessere animale. In sintesi, misure con cui proviamo a dare sostegno per agevolare il passaggio verso una nuova modalità di fare agricoltura».