Legambiente, Wwf, Italia nostra, Arci e Cai si appellano alla Regione Toscana

Apuane, gli ambientalisti uniti per una rapida adozione del Piano integrato del Parco regionale

«Un ulteriore rinvio vanificherebbe un lungo percorso di pianificazione territoriale che, sia pur perfettibile, prevede tuttavia innovative previsioni»

[8 Marzo 2024]

La tutela del Parco regionale delle Alpi Apuane, vero e proprio scrigno di biodiversità sempre più insidiato dalle cave di marmo, passa dall’urgente approvazione del Piano integrato del Parco (Pip).

Un’urgenza che viene sottolineata oggi dall’appello unitario rivolto dai circoli toscani di Arci, Cai, Italia nostra, Legambiente e Wwf in una missiva rivolta alla Regione Toscana, nelle figure del presidente Giani, dell’assessora Monni e della presidente in commissione Ambiente del Consiglio, Lucia De Robertis.

Un’iniziativa congiunta che arriva a valle dell’iniziativa contro l’estrattivismo sulle Apuane, arrivata a inizio febbraio da Arci, Cai e Legambiente Toscana, e dalla scelta di Legambiente – arrivata a dicembre 2023 – di rendere la lotta contro l’apertura di nuove cave sulle Apuane una vertenza nazionale per il Cigno verde.

«L’attuale testo del Pip, pur essendo distante da quello che a nostro avviso sarebbe uno standard ottimale di salvaguardia del fragile ecosistema apuano – sottolineano le associazioni nell’appello (in allegato la nota integrale) – garantirebbe almeno delle tutele migliorative rispetto al Piano vigente».

In particolare, gli ambientalisti pongono l’accento su: superamento della sovrapposizione tra Aree contigue di cava (Acc) e siti Natura 2000 (Zsc/Zps), che individuano porzioni di territorio da sottoporre a particolare tutela per la loro unicità e peculiarità (ecologica, biotica, paesaggistica); dimezzamento (-56%) delle Acc intercluse nel Parco e a ora del tutto sovradimensionate; graduale dismissione di alcuni siti estrattivi (oggi classificati come Acc); realizzazione e sviluppo delle Zone di promozione economica e sociale, interne ai confini del Parco e coincidenti coi più caratteristici borghi montani, a sostegno di quelle attività e di quelle economie che rappresentano già una valida alternativa all’estrazione.

Per questo le associazioni firmatarie chiedono alla Regione Toscana di adottare l’attuale proposta di Pip per il Parco regionale delle Alpi Apuane (ma anche quelli degli altri parchi regionali) con la massima celerità, preservandone le «importanti innovazioni» che propone.

«Un ulteriore rinvio dell’adozione – concludono gli ambientalisti – vanificherebbe un lungo percorso di pianificazione territoriale che, sia pur perfettibile, prevede tuttavia innovative previsioni di Piano, che resterebbero solo “sulla carta” fino alla sua definitiva approvazione».