Area marina protetta di Capraia, via libera all’unanimità del Consiglio regionale della Toscana

Legambiente: ora istituire l’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano prevista dal 1982

[27 Luglio 2016]

«La variante al Piano del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano per una nuova zonazione a mare dell’isola di Capraia, è cosa fatta – sdi legge in un comunicato della Reione Toscana – . Dopo vent’anni dall’istituzione del Parco, la sua terza isola per estensione, e una tra le realtà insulari più isolate, avrà un’area marina protetta in sostituzione dei vincoli posti con il decreto istitutivo del luglio 1996».

Le “riperimetrazione” è stata votata all’unanimità dal Consiglio regionale perché, come ha spiegato il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), «Risponde alla “necessità di conciliare esigenze di tutela ambientale con attività turistiche ed economiche della popolazione locale»

La nuova zonazione è avvenuta grazie ad i un iter amministrativo che in precdenza era stato considerato non percorribile: na variante al Piano del parco dell’Arcipelago Toscano approvato nel 2009 che prevede  Variante che prevede due aree di tutela integrale (in sostituzione dell’attuale zona 1); tre zone B2 dove è consentita anche la pesca artigianale ai soli pescatori locali; una piccola area di tutela archeologica a nord; una zona B2 lungo la costa, che i capraiesi chiamano “cerniopoli”, dove è vietata la pesca ma non le attività subacquee e la navigazione; una zona C, dove sono consentite tutte le attività sostenibili. Il tutto circondato da una vasta zona D nella quale sono vietate la pesca a strascico e le altre attività impattanti, ma dove è consentita la pesca, anche quella subacquea autorizzata e contingentata, sia per numero di praticanti che per dimensione e quantità di prede.

Il presidente del gruppo del Movimento 5 stelle, Giacomo Giannarelli, ha espresso la sua soddisfazione anche per aver «accolto le richieste fatte da sindaco e consiglio comunale. La nuova zonazione è un risultato importante. Cogliamo l’occasione per mettere ordine a tutto il sistema di vincoli per aree complesse e fragili».

Il capogruppo Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, si è detto «Assolutamente favorevole. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta, ossia quella per la tutela della biodiversità. Ci auguriamo che sia un primo passo per istituire un’area marina protetta molto più estesa».

Il consigliere regionale del PD Gianni Anselmi, ex sindaco di Piombino e originario dell’Isola d’Elba, ha ringraziato la commissione guidata da Baccelli. «Stiamo parlando di un arcipelago di straordinaria importanza e la strategicità del complesso insulare toscano è evidente a tutti. Ci sono voluti ben vent’anni per arrivare alla nuova zonazione di Capraia», poi ha auspicato «Tempi più stretti su atti futuri che coinvolgono l’arcipelago. Quando si fa il bene dell’ambiente non si può procedere lentamente».

Non ostante la Lega Nord sia stata, insieme all’ormai scomparsa AN e a Forza Italia, la più grande avversaria del Parco Nazionale e dell’area marina protetta, il consigliere regionale leghista Salvini ha votato a favore come tutto il suo gruppo ma ha aggiunto che «L’arcipelago toscano è un nostro fiore all’occhiello. Spesso però si protegge troppo a scapito di chi abita le isole. E’ giusto tutelare l’ambiente ma le isole sono belle se sono abitate».

Legambiente Arcipelago Toscano ringrazia il Consiglio regionale della Toscana e il Sindaco di Capraia, Gaetano Guarente, e il Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano «per l’ottimo lavoro fatto e per aver portato a compimento una zonazione che permetterà finalmente al Parco di gestire davvero un’area marina protetta e non vincoli assegnati con un decreto del Presidente della Repubblica approvato 20 anni fa».

Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana e rappresentante delle associazioni ambientaliste nel Direttivo del Parco Nazionale, aggiunge: «Speriamo che gli altri Sindaci dei Comuni interessati dall’attuale perimetrazione provvisoria a mare (Livorno per Gorgona; Campo nell’Elba per Pianosa; Portoferraio per Montecristo; Giglio per Giannutri) seguano l’esempio di Capraia  e che si metta fine al vero e proprio scandalo internazionale dell’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano, prevista fin dal 1982, che non  è mai stata istituita nonostante suia prevista dalla legge italiana e dagli accordi europei e mondiali sulla tutela della biodiversità marina firmati dal nostro Paese».

Il Cigno Verde insulare conclude: «Ci fa piacere che . pur con distinguo superati – forze che si sono sempre opposte all’istituzione dell’Area marina protetta abbiano votato per la zonazione di Capraia ritenendola rispondente alle necessità della comunità locale. E’ arrivato il momento di cominciare a discutere davvero dell’istituzione dell’Area marina protetta anche all’Elba e al Giglio e la discussione già in atto per la nova zonazione del mare di Giannutri potrebbe rappresentare un nuovo passo avanti positivo. Capraia, da dove era partito il movimento antiparco, è stata la prima ad istituire un’Area marina protetta. Si può fare!»