La Parigi Dakar sulla spiaggia di Marina di Bibbona. Scontro tra buoni propositi e sostenibilità (VIDEO)
In una zona con habitat prioritari e vicino ad aree protette e Sic/Zps
[9 Marzo 2017]
Il 12 marzo a Marina di Bibbona (Li) Citi Profeti team organizza “Adventure on the beach”, un motorshow con camion e macchine della Parigi-Dakar, su quella che definisce una «splendida spiaggia», con una pista che verrà creata sull’arenile. Dalle informazioni apparse sulla stampa non si capisce se verranno interessate anche le dune, ma comunque, a quanto pare, l’organizzazione della gara comporterà movimentazione di sabbia per creare dune artificiali da percorrere con i mezzi.
L’evento motoristico, che secondo gli organizzatori dovrebbe richiamare almeno 4.000 spettatori, prevede una competizione tra diversi piloti e copiloti che hanno partecipato alla Parigi-Dakar (che in realtà ormai da anni viene fatta in Sud America ed è contestata dai ambientalisti, archeologi e comunità locali) e, come dicono al Citi Profeti team: «Potrete salire sulle auto appena rientrate dalla Dakar con un vero pilota dakariano, vivendo una delle emozioni più adrenaliniche in assoluto! Saranno presenti stand di esposizione di auto moto e camion. Ricreeremo per voi lo scenario di una tipica giornata dakariana».
Gli organizzatori sottolineano che «Molto importante è stato il supporto del sindaco di Marina di Bibbona Massimo Fedeli e il vicesindaco Simone Rossi che ha supportato Elena in questa difficilissima impresa e il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che ha concesso il patrocinio per questo evento».
La manifestazione motoristica ha un intento certamente lodevole: i contributi andranno alle popolazioni terremotate, in questo caso di Amatrice, ma un nostro lettore ci fa notare che il tutto «Avverrà all’interno del bene paesaggistico (di notevole interesse pubblico, art.136 codice) vincolato con Decreto ministeriale (D.M. 30/04/1965 G.U. 261 del 1965), denominato “Zona costiera del Comune di Bibbona.” in cui, tra le prescrizioni, è prevista la tutela integrale della costa, all’interno del bene paesaggistico “tutelato per legge” art.142 del codice, “territori costieri compresi nella fascia di 300 metri dalla linea di battigia”. A poca distanza dal Sic, Sito di importanza comunitaria, Tombolo di Cecina e della Riserva Statale Tombolo di Cecina (a nord) e dal Sic/Zps Bolgheri, che comprende dune e arenile, già Zona Umida di importanza internazionale Ramsar Palude di Bolgheri, a sud». Lo stesso lettore ricorda che «Gli habitat di interesse comunitario di duna, ante duna e retroduna, anche fuori dai SIC, sono inoltre “protetti” dalla LR Toscana 30/2015 e ulteriori modifiche… mentre gli “Ambiti costieri sabbiosi con anteduna-duna-retroduna” sono target di conservazione riconosciuti dalla recente Strategia regionale per la biodiversità approvata nell’ambito del Paer con Delibera CR 10/2015».
Quel che si chiede il nostro lettore e come, a prescindere dai vincoli, «Un’amministrazione comunale possa permettere, e patrocinare, una cosa del genere. E il tutto per una causa giusta, raccogliere i fondi per Amatrice, quando l’uso sconsiderato del territorio dimostrato da questa iniziativa è una delle cause anche delle tante distruzioni del terremoto stesso».
Sembra proprio che buoni propositi e sostenibilità abbiano fatto un frontale tra la Parigi Dakar e la spiaggia e le dune di Marina di Bibbona.