La Regione vara il nuovo sistema delle aree protette dei Monti livornesi – isola di biodiversità

Ci sono anche 185 ettari a mare a Calafuria per proteggere importanti biocenosi legate al coralligeno

[4 Marzo 2020]

La giunta regionale ha approvato la delibera che conclude il processo di trasformazione del Parco provinciale delle Colline Livornesi e istituisce il nuovo Sistema delle aree protette dei Monti livornesi – isola di biodiversità, «costituito da una riserva naturale regionale che avrà  un’estensione complessiva di 3078, ettari dei quali 1337 tutelati a riserva e 1741 di aree contigue, e da un ampio sito natura 2000 (SIC) di circa 5618 ettari. Del sistema fa parte anche a poca distanza  il sito natura 2000 Calafuria che comprende un’area a terra di circa 477 ettari e un’area a mare di 185 ettari», comprendendo, come sollecitavano anche ambientalisti e subacquei, l’area marina costiera caratterizzata da importanti biocenosi legate al coralligeno.

L’assessore all’ambiente Federica Fratoni spiega che si tratta di «Un percorso partecipativo che si conclude con la costituzione del sistema di riserve, un grande risultato che dà continuità a un lavoro avviato a suo tempo con il parco provinciale e che consente oggi di consolidare gli strumenti di salvaguardia delle aree naturali e di favorirne una piena valorizzazione. Ci auguriamo adesso che il Consiglio approvi la proposta in tempi brevi».

Un percorso che parte da un protocollo d’intesa sottoscritto  nel maggio 2018 da Regione, Provincia di Livorno e i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, con l’obiettivo di «Garantire le tutele ambientali ed al contempo l’unitarietà del sistema attraverso l’individuazione di strumenti in grado di ricomporre la frammentazione delle aree a diversa tutela».

La Regione dice che con il nuovo “Sistema delle aree protette dei Monti livornesi – isola di biodiversità” «Di fatto si accorciano le distanze tra le aree della riserva e si dà spunto ad una sorta di graduazione territoriale che si traduce in norme a diverso grado di protezione ma inserite in un unico quadro territoriale».