Nonostante scarse piogge, nel Parco della Maremma censiti oltre 5mila uccelli acquatici
Puglisi: «I dati raccolti confermano che queste aree ospitano popolazioni così numerose da essere di rilevanza anche internazionale»
[15 Gennaio 2024]
Armati di cannocchiali e binocoli, i 40 volontari ornitologi che ieri hanno concluso il censimento annuale dell’avifauna svernante nel Parco regionale della Maremma confermano la ricca biodiversità presente nell’area.
Seppur influenzato dalle scarse piogge che hanno cambiato la localizzazione di alcune specie – con condizioni pluviometriche e climatiche tutt’altro che ottimali –, il censimento ha infatti stati rilevato oltre 5000 uccelli acquatici.
«È l’inventario del nostro patrimonio più prezioso – spiega il presidente del Parco, Simone Rusci – reso possibile grazie all’impegno e alla grande professionalità dei volontari coinvolti, dal Centro ornitologico toscano (Cot) al coordinamento di Francesco Pezzo, ricercatore dell’Ispra e consigliere del Parco della Maremma».
Il censimento rientra infatti nell’ambito dell’iniziativa internazionale Iwc (International waterbird census), che riguarda 143 Paesi ed è coordinata in Italia da Ispra e in Toscana dal Cot.
hanno riconosciuto e censito le diverse specie che svernano nel Parco: oche selvatiche, gru, chiurli maggiori, pivieri dorati, pavoncelle, alzavole, germani reali, fenicotteri, aironi, moriglioni, mestoloni, cormorani, falchi di padule e, ovviamente, il falco pescatore.
Nella stessa mattina, poco distanti dalla riva, sono state avvistate oltre 3000 berte minori specie di grande interesse conservazionistico, in alimentazione in prossimità della costa.
Si conferma la grande importanza del Parco per il chiurlo maggiore, in declino a livello europeo, ma con 124 individui che costituiscono la più consistente popolazione al livello toscano; interessante infine la presenza di una moretta tabaccata e di 7 morette.
«Il censimento degli uccelli acquatici nelle zone umide della Maremma – argomenta Luca Puglisi, direttore del Cot – costituisce uno dei momenti di maggior impegno per la nostra associazione ma anche di particolare soddisfazione per l’abbondanza degli uccelli che le frequentano e il fascino innegabile degli ambienti. I dati raccolti confermano che queste aree ospitano popolazioni così numerose da essere di rilevanza anche internazionale».