Salvi 60mila visoni l'anno

Stop agli allevamenti di animali per pellicce, vietati in Italia dal prossimo anno

Lav: «Abbiamo messo la parola fine ad una industria crudele, anacronistica, ingiustificabile che non ha più motivo di esistere»

[22 Dicembre 2021]

Grazie all’emendamento numero 157.04 – avanzato a firma De Petris e altri 9 senatori e senatrici –, la legge di Bilancio in via d’approvazione stabilisce che in Italia non saranno più allevati animali per ricavarne le loro pellicce.

Ogni anno in Italia venivano uccisi oltre 60.000 visoni a questo scopo, ma dal 1 gennaio 2022 questa crudeltà non si ripeterà, imponendo un divieto di allevamento di visoni e ogni altro animale per pellicce come già stabilito da quasi una ventina di altri Paesi europei.

Un coronamento ideale per la campagna #EmergenzaVisoni lanciata dagli animalisti nel 2020 dopo la scoperta del primo focolaio in un allevamento olandese di visoni, che ha portato a una temporanea sospensione degli allevamenti sino al 31 dicembre 2021 (con due ordinanze del ministro della Salute): un provvedimento che ha evitato la nascita di 40 mila visoni altrimenti destinati a diventare pellicce.

«L’Italia è un paese più civile, abbiamo messo la parola fine ad una industria crudele, anacronistica, ingiustificabile che non ha più motivo di esistere in una società civile dove il valore di rispetto per gli animali, in quanto esseri senzienti, è sempre più diffuso e radicato», afferma Simone Pavesi dalla Lav.

Come riassume l’associazione animalista, l’iter di applicazione del divieto è già delineato con lo smantellamento entro il 30 giugno 2022 dei 5 allevamenti rimasti in Italia (nelle province di Brescia, Cremona, Forlì-Cesena, Ravenna, L’Aquila) che nel 2020 producevano per uccisione 60.000 visoni in un anno, con conferma del divieto di riproduzione già in essere dal gennaio scorso per i 7.039 visoni riproduttori ancora detenuti nei 5 allevamenti. Un decreto dei ministeri della Transizione ecologica, dell’Agricoltura e della Salute sarà dunque emanato entro il 31 gennaio 2022 per regolare cessione, sterilizzazione e detenzione dei visoni in strutture preferibilmente gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute.

E per gli allevatori? La legge prevede indennizzi statali sino ad un massimo di 3 milioni di euro per la chiusura e smantellamento di ciascun allevamento, nonché 3 milioni di euro complessivi per la loro riconversione in impianti agrivoltaici per coniugare la produzione di energia rinnovabile con l’agricoltura, da assegnare entro il 31 gennaio 2022.