Una finta Toscana nel deserto dell’Arizona? (FOTOGALLERY)
I villaggi di Vigneto: 27.760 nuove case dove vivono gli ultimi giaguari statunitensi
[8 Giugno 2015]
Due Global Important Bird Areas (Iba) lungo il fiume San Pedro sono minacciati dal progetto di costruzione dei Villages at Vigneto (Vigneto), una lottizzazione da 12.000 acri a sud ovest di Benson, in Arizona.
Il “villaggio” con vigneto che si ispira alla Toscana, proposto da El Dorado Benson LLC, in realtà comporterebbe la costruzione di 27.760 nuove case, negozi, campi da golf, parchi, vigneti, frutteti, resort, e una vasta rete stradale, idrica ed elettrica e Vigneto potrebbe attrarre fino a 70.000 nuovi residenti. Una vera e propria città con un’esplosione demografica che secondo la Tucson Audubon Society «Avrebbe un impatto notevole sulla qualità della vita della città di Benson, che attualmente ha solo 5.100 abitanti».
Matt Clark, conservation policy Analyst della Tucson Audubon Society, fa notare che «In media, la Toscana, in Italia, riceve 36 pollici di pioggia all’anno, mentre Benson, in Arizona, ne riceve meno di 13 pollici. Siamo preoccupati che il tentativo di ricreare la Toscana nel deserto: è insostenibile e irresponsabile».
La proposta della nuova città “toscana” di Vigneto ha destato forti preoccupazioni sia nei residenti che tra gli scienziati. Una delle preoccupazioni principali è il significativo incremento dell’emungimento della falda idrica: si teme che le necessità idriche di Vigneto, con un emungimento in profondità per supportare Vigneto creerebbe un “cono di depressione”, contribuendo, a lungo termine, all’esaurimento della falda idrica. Ma sarebbero a rischio anche i corsi d’acqua superficiali, con una diminuzione della portata del fiume San Pedro che, secondo gli ambientalisti della Tucson Audubon Society, potrebbe mettere a rischio l’avifauna, la biodiversità, il consumo di acqua potabile e l’economia dell’intera regione.
Ma il Benson City Council potrebbe votare presto su questa mega-lottizzazione per costruire una finta Toscana e la maggioranza del Consiglio sembra favorevole a Vigneto. Per questo gli ambientalisti chiedono alle agenzia federali di intervenire prima del voto locale per «garantire il rispetto del diritto e la tutela di importanti risorse naturali, tra le quali il nostro futuro approvvigionamento idrico, gli habitat naturali ed i servizi ecosistemici essenziali».
La Tucson Audubon Society ha chiesto a tutti di scrivere all’Army Corps of Engineers (Ace) perché rivaluti l’autorizzazione per Vigneto rilasciata in base al Clean Water Act Section 404 e di avviare una consultazione con la US Fish & Wildlife (Usfws) per «quantificare i potenziali impatti di Vigneto sulle specie minacciate e in via di estinzione e per garantire adeguati impegni per misure di conservazione e di mitigazione». Gli ambientalisti chiedono anche un immediato intervento dell’Epa per valutare insieme all’Usfws gli impatti per le specie minacciate e in via di estinzione.
Infatti, secondo Clark, « Villages at Vigneto pone una potenziale minaccia per un Aquatic Resource of National Importance (ARNI) designato dall’Epa, per due Global Important Bird Areas sul fiume San Pedro, per San Pedro Riparian National Conservation Area gestita dal Blm, per il St. David Cienega, per numerose proprietà di mitigazione a valle di Vigneto a cavallo del fiume San Pedro e per il sistema di grotte umide di importanza mondiale del Kartchner Caverns State Park. La sostenibilità di queste vitali aree protette e delle destinazioni turistiche fa affidamento sella disponibilità di acqua sufficiente e di qualità. Gli effetti del consumo di acqua di Vigneto sul fiume San Pedro potrebbero verificarsi a molte miglia di distanza dal punto in cui viene pompata l’acqua, mettendo a rischio le nostre comunità, habitat selvatici critici ed importanti investimenti per la conservazione».
A questo si aggiunge che nel 2004 l’Epa aveva già ufficialmente contestato l’emissione di permessi 404 da parte dell’Ace «perché l’autorizzazione può determinare impatti rilevanti e inaccettabili per le risorse acquatiche di importanza nazionale», un’obiezione che però stata ignorata. L’ Usfws deve essere addirittura ancora essere formalmente consultato dal El Dorado e dall’Ace per quanto riguarda i potenziali impatti della finta “Toscana” sulle specie di uccelli migratori minacciati e su quelle in di estinzione. Nell’area vivono specie come il Impatti a specie elencate come il cuculo beccogiallo occidentale (Coccyzus americanus), l’allocco messicano macchiato (Strix occidentalis lucida) e soprattutto gli ultimi giaguari (Panthera onca) ed ocelot (Leopardus pardalis) statunitensi, tutti animali in via di estinzione per i quali non è stata prevista nessuna misura di mitigazione e corridoi ecologici. La metà meridionale della lottizzazione di Vigneto si trova addirittura all’interno dell’Arizona Wildlife Linkage Zone #97, istituita nel 2006 dall’Arizona Department of Transportation e dall’Arizona Game and Fish Department in base al Wildlife Linkages Assessment dello Stato Usa.
In effetti, ricreare la Toscana in uno Stato come l’Arizona che in media dichiara lo stato dii emergenza siccità ogni 16 anni sembra piuttosto azzardato e Clark ricorda che «Nel deserto, l’acqua è la nostra risorsa più preziosa, in particolare durante i periodi di siccità. Approvando questo largo uso di risorse idriche illimitate senza una sufficiente analisi, si potrebbe compromettere notevolmente la futura disponibilità di acqua per le comunità lungo il fiume San Pedro, tra cui la stessa Benson. La quantità di acqua che Vigneto pomperebbe dalla falda superficiale è stimata in circa 10.000 piedi di acqua per acro all’anno. A titolo di confronto, nel 2013 la città di Benson pompato solo 833 piedi/acro di acqua. L’impatto combinato dell’eccezionale dell’emungimento di acqua dal sottosuolo, la continua la siccità e le previste mega-siccità indotte dal cambiamento climatico deve essere prese in considerazione con attenzione da Ace, Epa, Usfws e dal Consiglio Comunale Benson».