Arrivano 40 milioni di euro per la depurazione in Versilia e sulla Riviera apuana
Più della metà provengono dalle tariffe del Servizio idrico integrato
[29 Agosto 2014]
Alla fine le continue denunce degli ambientalisti, a cominciare da Goletta Verde, insieme ai divieti di balneazione fioccati in un’estate già funestata dal maltempo e dalla crisi economica, hanno fatto effetto: l’Accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino costiere della riviera apuo-versiliese sottoscritto questa mattina presso la presidenza della Regione Toscana dal presidente Enrico Rossi e dalle province di Lucca e Massa Carrara e dei comuni di Viareggio, Stazzema, Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Camaiore, Carrara, Massa, Montignoso, oltre che da Gaia spa, dall’Autorità idrica toscana e dal Consorzio comprensorio 1 della Toscana del nord, prevede 48 interventi per 38,6 milioni di euro.
«Vogliamo scongiurare – ha dichiarato il presidente Rossi – che nel 2015 possano ripetersi gli episodi già accaduti di superamento dei limiti di legge e che nella prossima stagione balneare ci arrivi sulla testa un altro colpo di mazza». Molti dei lavori vanno completati già entro il 2015, sottolinea infatti la Regione in un comunicato, «così da garantire acque marine pulite e un sistema di depurazione a monte più efficiente dell’attuale anche grazie al recente stanziamento di ulteriori 1,85 milioni di euro da parte della Regione Toscana per abbattere la carica batterica in prossimità delle foci dei Fossi all’Abate, Fiumetto e Motrone».
«E’ trascorso meno di un mese – ricordano dalla Regione – al divieto di balneazione che ha colpito la Versilia e subito si è corsi ai ripari con un atto che reperisce i fondi e scandisce tempi e modi per realizzare le opere necessarie prima di tutto ad abbattere la carica batterica responsabile dell’inquinamento, poi ad eliminare eventuali commistioni tra fognature bianche (riservate alle acque meteoriche) e nere (cui sono destinati i liquami), e soprattutto a bandire gli scarichi abusivi nelle aree vicine ai tre corsi d’acqua posti sotto stretta sorveglianza. Si tratta del Fosso dell’Abate, che segna il confine tra Viareggio e Lido di Camaiore, e dei Fossi Fiumetto e Motrone che danno il nome alle rispettive frazioni costiere nel comune di Pietrasanta».
Con gli interventi previsti dall’Accordo di programma verrà estesa ed adeguata la rete fognaria, aumentata la capacità depurativa degli impianti, realizzate vasche di prima pioggia per depurare le acque meteoriche in eccesso, monitorata la qualità delle acque del reticolo idrografico che si riversa nelle foci fluviali, coordinata l’attività dei Comuni e del Consorzio Comprensorio 1 della Toscana del Nord nella gestione delle attività di drenaggio verso mare delle acque meteoriche.
«Questo accordo è anche il prodotto delle tariffe del Servizio Idrico Integrato – ha detto Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana – approvate in tempi utili dai sindaci dell’Autorità e convalidate dall’autorità nazionale. Perciò buona parte degli interventi giustamente sollecitati dal presidente Rossi saranno realizzati grazie alle tariffe dell’acqua, ben 23 milioni di euro su 40. Inoltre, in seguito l’Autorità Idrica Toscana si impegna a monitorare l’esecuzione dell’accordo che dovrà garantire gli interventi da parte di Gaia e la necessità dei Comuni di fornire servizi collettivi migliori, per andare oltre i problemi che hanno procurato recentemente non pochi disagi ai cittadini e agli operatori economici».
A tenere sotto controllo gli interventi e i tempi di attuazione sarà il Collegio di vigilanza previsto dall’Accordo e presieduto dal presidente della Regione Enrico Rossi che, in caso di mancato rispetto degli obblighi, potrà nominare un commissario ad acta per portare a termine i lavori in ritardo. Verrà costituito anche un Coordinamento formato dai tecnici dei Comuni interessati e da un rappresentante dell’Autorità idrica toscana che monitorerà in continuo l’avanzamento dei lavori ed il rispetto dei tempi di realizzazione per evitare ritardi o problemi. Il Coordinamento riferirà al Collegio di vigilanza.
La regione sottolinea che «l’Accordo prevede infatti che sia quest’ultimo a monitorarne semestralmente l’attuazione e ad essere soggetto ad una verifica in termini di tutela ambientale entro la fine del 2016. Ad essere sottoposti a monitoraggio ambientale da parte dell’Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) saranno le acque marino costiere destinate alla balneazione e i corpi idrici superficiali interni. Ai Comuni di Forte dei Marmi e di Pietrasanta spetterà invece il monitoraggio del reticolo minore delle acque interne, mentre a quello di Camaiore è affidato il monitoraggio della qualità delle acque dei tre fossi, dell’Abate, Fiumetto e Motrone».