Tutti gli interventi necessari nelle province di Arezzo e Siena
Alluvione del luglio 2019 in Toscana, servono più di 31 milioni di euro
Rossi: «Al Governo chiediamo tutti i 31 milioni di euro che abbiamo stimato necessari non solo per gli interventi fatti in urgenza e per rifondere i danni subiti da cittadini e imprese, ma perché abbiamo determinato che per ridurre a zero il rischio nel caso in cui un evento simile si ripetesse»
[8 Gennaio 2020]
Secondo il commissario per la gestione del post evento e presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, «ammonta complessivamente a oltre 31 milioni di euro il fabbisogno economico per riparare ai danni causati dalle forti piogge che il 27 e il 28 luglio del 2019 hanno colpito le province di Arezzo e Siena».
Rossi lo ha comunicato durante un incontro tenutosi oggi pomeriggio al Genio civile di Arezzo, e la Regione in un comunicato aggiunge che «Si tratta dei quasi due milioni di euro necessari al superamento dell’emergenza e ai primi e più urgenti interventi, per i quali la Regione aveva stanziato ed utilizzato 550.000 euro. Dopo il lavoro di ricognizione dei danni il totale degli interventi relativi ai contributi di immediato sostegno alla popolazione è di 837.000 euro, mentre quello per consentire la ripresa delle attività economiche e produttive ammonta a 1,1 milioni di euro.La fetta più consistente è però quella relativa alle risorse necessarie alla riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli interventi calamitosi, per tutelare l’incolumità pubblica e privata. In questo caso si tratta della necessità di realizzare 21 opere, per un totale di 27,13 milioni di euro».
«Al Governo – dichiara Rossi – chiediamo tutti i 31 milioni di euro che abbiamo stimato necessari non solo per gli interventi fatti in urgenza e per rifondere i danni subiti da cittadini e imprese, ma perché abbiamo determinato che per ridurre a zero il rischio nel caso in cui un evento simile si ripetesse, servono opere per circa 27 milioni di euro. È la nostra filosofia: non pannicelli caldi, ma opere per accrescere la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che il Governo, oltre a darci i 4 milioni di euro per gli interventi fatti in somma urgenza e per rifondere parzialmente cittadini e imprese, voglia darci anche tutti i milioni necessari a realizzare le 21 opere che sono in fase di avanzata progettazione preliminare da parte del Genio civile. Se così non sarà la Regione è disponibile a fare la sua parte per integrare i finanziamenti governativi. In quel vaso proporrò al Consiglio regionale di intervenire».
Ammonta quindi a oltre 31 milioni la somma che Rossi chiederà al Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per realizzare una cassa di espansione sul torrente Valtina e riassetto idraulico del torrente nel tratto finale, con la sistemazione del reticolo delle acque basse in località Bagnoro per un totale di circa 4 milioni di euro.
Tre milioni e mezzo servono invece per realizzare una cassa di espansione sul torrente Sellina e adeguare la sezione idraulica fino alla strada comunale di S. Marco.
Il riassetto idraulico del collettore di acque basse per il drenaggio dell’area posta a monte della linea ferroviaria in zona Via Salvadori, via Padre Teodosio e nell’area della zona della Sella prevede uno stanziamento di 1,4 milioni.
Un milione e mezzo costa invece il riassetto idraulico dei rii che attraversano il nucleo abitato di Cesa nel Comune di Marciano della Chiana.
Per il consolidamento arginale del Torrente Castro-Bicchieraia nella città di Arezzo servono invece 3,5 milioni.
Due sono i milioni che occorrono per la sistemazione idraulica del torrente Vingone nel tratto a monte della confluenza del Torrente Valtina. Uno serve per la realizzazione di un nuovo alveo del Rio di Rigutino in località Frassineto e per il by-pass del tratto tombato.
Costa 400 mila euro il ripristino sezione idraulica del Torrente Sellina tramite riprofilatura di fondo e delle sponde dalla località San Marco fino a circa 1 chilometro oltre via Chiarini.
E’ di 500 mila euro la spesa per provvedere al riassetto idraulico del Fosso Cupina e Liccia a Monte San Savino e di 400 euro quella per il riassetto idraulico in località Policiano a monte della SR 71.
Servono 400 mila euro per la sistemazione idraulica del Fosso Gaglioffo o borro di Biazzano, affluente destro del torrente Castro in località Cognaia.
Provvedere al riassetto del reticolo minore dalla collina del Castellare fino alla confluenza nel Rio di Montagnano nella omonima frazione del Comune di Monte San Savino prevede un costo di 70mila euro e con 50.000 euro si può provvedere al consolidamento della briglia sul Torrente Foglia nel comune di Sestino.
Più alta, 1,25 milioni, la cifra necessaria al riassetto idraulico del Rio di Renzino e alla realizzazione di un’area di laminazione in località Renzino nel comune di Foiano.
Il riassetto del reticolo minore in località Salciaia nel comune di Foiano prevede una spesa di 600 mila euro, mentre quello attraverso la realizzazione di un nuovo canale collettore che raccolga le acque provenienti dalla collina di Castelsecco prevede un costo di 1,8 milioni.
Con 150 mila euro è prevista la ricostituzione del fosso scarpata ferrovia in via Ugo Foscolo ad Arezzo, dove per gli interventi sul nuovo collettore fognario di via Romana servono 700mila euro.
Con 300.00 euro si potrebbero realizzare vari interventi di adeguamento delle sezioni della rete fognaria e scolmatori nella zona prossima a via Romana. Per la riduzione della vulnerabilità fognaria nell’area Arezzo sud – Rio Grosso e Rio di Rigutino, Modonna di Mezzastrada, Frassineto sono necessari 450mila euro, mentre per lo stombamento del canale di by pass del laghetto muraglione-Abbadia San Salvatore servono 3,16 milioni di euro.
Anche per tutti questi 21 interventi necessari alla riduzione del rischio residuo verrà chiesto un finanziamento al Governo.