Finora dal Governo nazionale sono arrivati solo 5 mln di euro
Alluvione in Toscana, in corso 200 interventi di ripristino e 100 mln di euro già spesi
Monni: «Siamo un popolo che sa rimboccarsi le maniche perché lo ha sempre fatto, ma adesso devono aiutarci»
[1 Dicembre 2023]
La situazione sta tornando alla normalità, anche se permangono alcune situazioni di criticità in aree produttive dove stamani andrò a fare un sopralluogo per capire come dare una mano.
Abbiamo ancora in corso circa 200 interventi di ripristino, ma il lavoro che dovremo fare per aumentare la sicurezza rispetto ad un evento della proporzione di quello che ci ha colpiti sarà impegnativo e invasivo.
Ne parleremo e lo affronteremo con le popolazioni coinvolte, perché in alcuni casi, probabilmente, saranno interventi che cambieranno il volto delle città.
Oggi l’urgenza, però, è sostenere chi ha perso molto o tutto. Servono risorse adeguate che ancora non ci sono. Ad oggi, come struttura commissariale, abbiamo già speso quasi 100 milioni a fronte di uno stanziamento del Governo di 5 milioni, ma sappiamo già, grazie alla stima fatta da IRPET, che le risorse necessarie superano i 2 miliardi. È chiaro che serve un intervento forte e rapido del Governo.
Governo che ancora dimostra di non aver capito la gravità della situazione. Certo non si fa ripartire un territorio rinviando le scadenze fiscali per le imprese per soli 20 giorni.
Inoltre credo non sia sfuggito a nessuno che il Ministro alla Protezione Civile è venuto in uno dei comuni più colpiti, mentre ancora eravamo nel fango, ed ha invitato a farsi un’assicurazione.
Ciò nonostante noi vogliamo collaborare con il Governo. Vogliamo unire tutte le forze, al di là dei colori politici, per dare risposte alla nostra gente.
Oggi pomeriggio, assieme alle categorie economiche ed ai sindacati, il Presidente Giani ha invitato tutte e tutti i Parlamentari toscani ad un confronto che auspichiamo possa essere l’inizio di un lavoro congiunto.
Abbiamo bisogno di sostegno e ci serve subito. Le nostre comunità sono in ginocchio, le case della nostra gente sono vuote, le nostre fabbriche sono in parte ancora chiuse.
Siamo un popolo che sa rimboccarsi le maniche perché lo ha sempre fatto, ma adesso devono aiutarci, anche perché se si ferma questo pezzo di Toscana si ferma una filiera fondamentale per il Paese.
di Monia Monni, assessora all’Ambiente della Regione Toscana