Confagricoltura Toscana: dichiarare lo stato di emergenza in Regione

Fedagripesca Confcooperative Toscana: sulla siccità no a disparità di aiuti tra Regioni

Tistarelli: «L'emergenza ferisce anche la Toscana, non possiamo essere esclusi dai sostegni»

[5 Luglio 2022]

Il 4 luglio, il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato «La dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei territori delle Regioni e delle Province Autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto».

Il Governo evidenzia che «Lo stato di emergenza è volto a fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione in atto, con interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche. Per far fronte ai primi interventi sono stati stanziati 36.500.000 euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali, così ripartiti: 10.900.000 euro alla Regione Emilia Romagna; 4.200.000 euro alla Regione Friuli Venezia Giulia; 9.000.000 euro alla Regione Lombardia; 7.600.000 euro alla Regione Piemonte; 4.800.000 euro alla Regione Veneto. All’esito di ulteriori approfondimenti potranno essere adottate ulteriori deliberazioni per il completamento delle attività o per l’avvio di nuovi e diversi interventi».

Ed è proprio su questi approfondimenti che spera  Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, che ha ricordato che «L’emergenza climatica sta colpendo estremamente la Toscana. La crisi è sotto gli occhi di tutti. La scelta del Governo di sostenere alcune delle Regioni più in difficoltà è un passo importante che condividiamo, ritenendolo assolutamente indispensabile. E’ evidente però che la Toscana non possa rimanere esclusa da aiuti e risorse: le ondate di caldo record, la siccità, le perdite enormi dei raccolti agricoli ci riguardano in maniera concreta e assoluta, in ogni provincia».
Tistarelli fa notare che «Sono state stanziate alcune decine di milioni per supportare le Regioni che si sono prontamente attivate per richiedere sostegni al Governo. La Toscana  non può pensare di affrontare una situazione di carattere eccezionale in autonomia, considerando i danni già seri e ampi causati dal caldo. Bisogna agire con celerità per sopperire alla carenza d’acqua che affligge le nostre produzioni e favorisce anche lo sviluppo di incendi. Il settore agricolo è già vittima di gravi perdite economiche, un problema a cui si aggiunge anche l’impatto allarmante su tutto ecosistema».

Il presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana conclude: «L’approvvigionamento idrico deve rappresentare una priorità anche in ottica dei prossimi mesi estivi. Serve rispondere alla crisi, alzando il livello di allerta».

E  Marco Neri, Presidente di Confagricoltura Toscana chiede che sia dichiarato lo stato di emergenza: «Il clima ha generato ormai una situazione tanto semplice da leggere quanto tragica: fiumi a secco, incendi, terreni agricoli senza acqua, raccolti a picco. Il nostro sistema non può reggere queste condizioni a lungo. Occorrono risorse urgenti per fare fronte ai danni causati dalla siccità. Riteniamo necessario che la Regione Toscana chieda lo Stato di Emergenza al Governo. La siccità sta danneggiando migliaia di lavoratori e famiglie che vivono grazie all’agricoltura. Il caldo torrido si è abbattuto sul grano, cereali, colture, girasoli, ulivi. Non possiamo ignorare quello che è ormai un grido di aiuto, rimanendo in attesa e sperando che le condizioni migliorino. Servono interventi strutturali per portare acqua e potenziare le misure di prevenzione contro gli incendi: ogni giorno le fiamme stanno distruggendo i campi della Toscana con contraccolpi economici elevatissimi. Sono le temperature più alte da quasi venti anni, c’è, come ha già evidenziato l’Autorità idrica toscana in attesa di ultimare le analisi, una situazione di criticità, soprattutto per quanto riguarda le falde».
Confagricoltura Toscana si appella alla Regione: «Sono settimane drammatiche che potrebbero purtroppo proseguire a lungo – aggiunge Neri – non possiamo rimandare. Condividiamo a pieno la posizione presa da altre Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) che hanno chiesto giustamente aiuto allo Stato».