La crisi climatica sta tagliando la produzione agroalimentare in Toscana

Coldiretti segnala dal -10% per grano, uova e pomodoro al -50% per la frutta, al -90% per il miele

[23 Agosto 2023]

Mentre prosegue la nuova ondata di calore estremo che sta attraversando la Toscana, dalla Coldiretti regionale segnalano che «a soffrire è soprattutto l’agricoltura che per difendersi dall’afa sta mettendo in campo tutto il repertorio di esperienza e tecnologia oggi a disposizione degli agricoltori e degli allevatori come ventilatori e nebulizzatori accesi senza sosta per rinfrescare le stalle, la transumanza, l’irrigazione di soccorso fino ad anticipare il raccolto quando possibile per cercare di salvare almeno parte della produzione».

La causa del problema è chiara, così come le conseguenze: «Per colpa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra, infatti, un taglio del 10% della produzione di grano, del 10% del pomodoro, del 70% di frutta, del 50% dei meloni ma anche della produzione di latte del 15%, delle uova del 10% e del varietà primaverili di miele del 90%».

Da qui la necessità di agire velocemente per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, sia sotto il profilo della mitigazione – ovvero tagliando le emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili, sostituendoli con fonti rinnovabili come l’agrivoltaico –, sia in termini di adattamento del territorio.

«Significativo – argomentano nel merito da Coldiretti Toscana – è il grandissimo interesse del bando regionale sull’agricoltura di precisione a cui hanno partecipato oltre 600 imprese agricole toscane per dotarsi di droni, stazioni agrometereologiche e software di monitoraggio che possono contribuire a migliorare i processi agronomici e l’impiego dei mezzi tecnici e delle risorse come l’acqua, preservare la fertilità dei terreni ed incrementare, contestualmente, la produttività e la redditività. Obiettivi che richiedono un forte impegno delle Istituzioni per accompagnare le imprese verso una nuova rivoluzione nelle campagne».