Pichetto: «Interventi per adattare il nostro territorio agli effetti del cambiamento climatico»
Si avvicina l’approvazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici
Ma nel frattempo dal Pnrr sono state definanziate le risorse contro il dissesto idrogeologico, e i ristori per l’alluvione in Emilia-Romagna sono fermi
[11 Agosto 2023]
Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), dopo essere rimasto fermo in bozza nei cassetti ministeriali dal 2017, lo scorso dicembre è stato ripubblicato in una versione parzialmente aggiornata e – dopo una consultazione pubblica – ha adesso superato la fase di Valutazione ambientale strategica (Vas).
Il ministro dell’Ambiente ha infatti firmato il relativo decreto, trasmettendo i pareri della Commissione tecnica Via-Vas e della direzione Archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della Cultura (Mic), contenenti raccomandazioni e osservazioni «da tenere in considerazione».
Il Piano verrà dunque adottato con un nuovo decreto del ministro dell’Ambiente. «Si tratta di interventi che il Mase mette in campo – commenta il ministro Pichetto – per adattare il nostro territorio agli effetti del cambiamento climatico. Siamo consapevoli che non c’è tempo da perdere per mettere il nostro Paese al riparo da fragilità nuove e vecchie, tutelando da un lato ambiente, vite e comunità umane, e tenendo al contempo in considerazione tutte le caratteristiche della nostra Italia, a partire da nostro inestimabile patrimonio artistico che non ha pari al mondo».
Nel frattempo, però, il Governo Meloni ha definanziato dal Pnrr, per quasi 1,3 miliardi di euro, gli importi relativi a contrastare il dissesto idrogeologico; al contempo, le risorse necessarie per ristorare i danni legati alla doppia alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna il maggio scorso – stimate in quasi 9 mld di euro – sono state promesse ma non ancora erogate.