Arpat, un anno lungo 4mila ispezioni ambientali
[5 Gennaio 2015]
Il 2015 sarà un anno all’insegna della spending review in Toscana, dove è «pronto un intervento pesante di esuberi per potersi alleggerire della dirigenza, spesso eccessiva per i costi – ha annunciato da tempo il presidente Enrico Rossi – mandando in pensione con la pre-Fornero tutti quelli che ne hanno diritto. L’eccedenza riguarda anche le agenzie e le aziende collegate alla Regione, cominciando dall’Arpat. Sentiremo qualche grida, ma l’operazione è anche utile per azzerare e ripartire». Grandi cambiamenti in vista, dunque, e in questi casi dare un’occhiata a cosa rimane alle spalle non è mai una cattiva idea.
L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, si riassume nella sua ultima newsletter, anche nel 2014 ha effettuato più di 4.000 ispezioni ambientali, ha analizzato nei propri laboratori circa 19.000 campioni, ed ha espresso circa 4.500 pareri su richiesta delle diverse amministrazioni locali, ha avuto oltre 5.200 contatti con il pubblico attraverso l’Urp e registrato più di 1.400.000 visite al sito web.
Fra le questioni più rilevanti sulle quali sono stati impegnati i circa 700 operatori dell’Arpat, che hanno dato il loro contributo sia se direttamente interessati alle attività primarie sia in quelle di supporto, l’Agenzia ricorda 9 casi, che ripercorrono fasi importanti guardando all’anno che ci ha appena lasciato in ottica ambientale:
- il monitoraggio delle acque dell’isola di Giglio fino alla rimozione del relitto della Costa Concordia, e più in generale tutta l’attività di monitoraggio della qualità del nostro mare, specialmente per quanto riguarda le acque di balneazionenel periodo estivo, che nel 2015 vedrà i primi effettivi dell’attuazione della Direttiva Europea sul Mare (Marine Strategy);
- le situazioni di emergenza ambientale dovuta a comportamenti dolosi di smaltimento illegale dei rifiuti ovvero al persistere di situazioni di mancata bonifica di siti contaminati in varie situazioni del territorio regionale: dall’ex cava Calce Paterno(Vaglia -.FI), all’ex area Cjmeco(Aulla – MS), alle Cave di Quarata (Arezzo), ed a varie altre; ma anche le situazioni di emergenza dovute a eventi improvvisi (ad es. incendi) o a eventi climatici estremi, come la tromba d’aria che ha investito l’area di Cerreto Guidi (Firenze) con la dispersione di molte coperture in cemento-amianto;
- il Progetto speciale, voluto dal Presidente della Giunta Regionale, per il potenziamento dei controlli ambientali e sanitari finalizzati a contrastare l’insorgere di un’economia illegale in alcuni settori produttivi della Toscana (tessile, rottami metallici, rifiuti liquidi, ecc.;
- una sempre maggiore attenzione al controllo delle emissioni degli impianti di produzione energetica, con particolare attenzione alla geotermia ed alle biomasse;
- il monitoraggio effettuato durante lo smantellamento (decommissioning) dell’ex reattore nucleare CISAMdi a San Piero a Grado (Pisa);
- il monitoraggio della qualità dell’aria, il controllo delle emissioni degli inceneritori ed i tanti controlli effettuati a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini per situazioni di maleodoranze prodotte da impianti di smaltimento di rifiuti, ma anche attività industriali (Comprensorio del Cuoio, Livorno, ecc.);
- il controllo delle acque dei corsi di acqua che troppe volte sono stati interessati da sversamenti di sostanze inquinante e da morie di pesci, ed il costante monitoraggio della qualità delle acque superficiali e sotterranee;
- l’attività di controllo dei lavori per le grandi opere infrastrutturali di mobilitàed il supporto tecnico agli Osservatori Ambientali che verificano il rispetto delle prescrizioni date in sede di Valutazione di Impatto Ambientale;
- il supporto tecnicodato alla Regione Toscana riguardo ai Siti in bonifica di Interesse Regionale (già appartenenti ai Siti di Interesse Nazionale).
«Siamo sicuri – chiosano dall’Agenzia – che il 2015 ci darà tante ulteriori occasioni di lavorare per la salvaguardia dell’ambiente della Toscana, nell’interesse di tutti i cittadini». In bocca al lupo.