Archeologia in cantiere è visitabile gratuitamente
Dal cantiere per le fogne spuntano reperti etruschi: parte la mostra archeologica itinerante
[31 Marzo 2014]
Dalla sinergia tra la Soprintendenza e gli Enti coinvolti è nata “Archeologia in cantiere. Nuove scoperte dagli scavi di Baratti”, l’esposizione temporanea dei reperti raccolti durante gli scavi condotti da ASA Spa nell’ambito del progetto infrastrutturale che prevede la realizzazione del sistema fognario di Baratti e Populonia.
La mostra, nata dalla fattiva collaborazione che si è instaurata tra ASA, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (SBAT), la ditta che esegue i lavori (Cornia Manutenzioni s.r.l.u.) e lo Studio Archeologico Associato Hera (SAAH), è stata inaugurata venerdì 28 marzo al Museo archeologico del Territorio di Populonia a Piombino, dove resterà fino al 6 luglio, e farà successivamente tappa al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo a Livorno dal 19 luglio a dicembre.
All’inaugurazione una folla di persone attenta e interessata ha assistito alla presentazione (a cui sono intervenuti l’Assessore alla cultura del comune di Piombino Ovidio Dell’Omodarme, il Soprintendente Andrea Pessina della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Fabio Baldassarri, Fabio Del Nista e Michele Caturegli per Asa e il presidente della Parchi Val di Cornia Luca Sbrilli) e ha poi ammirato la mostra allestita nella sala esposizioni del Museo. A conclusione i visitatori sono stati salutati con un aperitivo preparato dal bar enoteca del museo “In Cittadella” offerto dagli organizzatori.
La mostra itinerante (curata da Andrea Camilli e Elena Sorge, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e da Carolina Megale, Università di Firenze e Studio Archeologico Associato Hera e realizzata grazie al contributo del Consiglio di Sorveglianza Asa SpA e del Consiglio regionale della Toscana nell’ambito del progetto Pianeta Galileo 2013) ha come obiettivo quello di rendere noti alla cittadinanza, con particolare attenzione ai giovani e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, i nuovi dati emersi dagli scavi archeologici nel golfo di Baratti. Questa esperienza vuole inoltre evidenziare come una corretta programmazione e la collaborazione tra enti, possano far convivere ricerca archeologica, tutela del patrimonio, sviluppo infrastrutturale e promozione del territorio. L’esposizione costituisce il risultato di tale sinergia e i reperti raccolti la testimonianza materiale di un’antichità ancora indissolubilmente legata al presente e al futuro del nostro territorio e della nostra cultura.
A corredo dei reperti (corredi funerari di otto delle quindici tombe scoperte) sono pannelli didattici e descrittivi che partendo dal progetto tecnico realizzato raccontano il percorso espositivo, di scoperta in scoperta, e illuminano sul significato, la funzione e la cronologia dei vari ritrovamenti. Sui pannelli e sulle vetrine qr-code dedicati mostrano ai visitatori dotati di smartphone o tablet approfondimenti sui reperti esposti. E’ stato anche realizzato un catalogo che raccoglie, attraverso testi, foto e disegni, i nuovi dati emersi in seguito a questa esperienza.
Il weekend è stato arricchito anche da iniziative speciali collegate alla mostra organizzate dalla Parchi Val di Cornia come proseguimento dell’inaugurazione: l’apertura straordinaria del museo fino alle 23 di sabato e il laboratorio “Restaurare la ceramica” per adulti e bambini dai 7 anni in su la domenica pomeriggio. In particolare il laboratorio ha visto la partecipazione di molti ragazzini che, dopo una visita alla mostra focalizzata soprattutto sul tema di come i reperti sono stati recuperati e restaurati, si sono dedicati a mettere in pratica le tecniche del restauro.
La mostra è visitabile in orario di apertura del Museo: aprile e maggio sabato e domenica dalle 10 alle 18 con aperture straordinarie durante le festività pasquali e i ponti primaverili; a giugno e luglio dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. L’ingresso alla mostra è gratuito.