Dalla Regione 3,5 mln di euro ai Comuni per la riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità
Giani: «Sono certo che le amministrazioni non si lasceranno sfuggire questa occasione»
[5 Gennaio 2022]
La Regione Toscana ha introdotto una nuova misura che prevede contributi per gli investimenti degli enti locali sul recupero e la ristrutturazione a fini istituzionali o sociali di beni confiscati alla criminalità organizzata. In totale, la Giunta regionale ha stanziato 3,5 milioni di euro: 1,5 per il 2022 e altri 2 per il 2023.
«Sono molto orgoglioso di questa misura – dichiara il presidente Eugenio Giani – perché ci consente di perseguire il triplice scopo di dare un segnale contro le mafie, di dare un contributo alla ripartenza e di sostenere i comuni nella riqualificazione di immobili a vantaggio delle proprie comunità, evitando il rischio che gli edifici finiscano in preda all’abbandono. Sono certo che le amministrazioni non si lasceranno sfuggire questa occasione».
In vista del provvedimento attuativo, l’assessorato alla cultura della legalità guidato da Stefano Ciuoffo ha inviato una lettera a tutti i sindaci dei comuni toscani, ai presidenti della Città metropolitana di Firenze e delle Province, ad Anci e a Upi, invitandoli a segnalare agli uffici regionali la propria manifestazione di interesse entro il prossimo 31 gennaio, con l’indicazione dei principali adempimenti necessari per l’attivazione delle procedure. In particolare, la manifestazione di interesse dovrà contenere informazioni su: identificazione del bene immobile e avvenuto trasferimento all’ente; descrizione dell’intervento che si intende realizzare; l’eventuale compartecipazione alla spesa per la progettazione e realizzazione dell’intervento; l’uso a cui il bene è destinato; l’eventuale svolgimento di processi partecipativi o di attività di co-programmazione o co-progettazione; l’indicazione del responsabile del procedimento.
La comunicazione dovrà essere inviata alla Giunta regionale – Settore affari istituzionali e delle autonomie locali e cultura della legalità attraverso il protocollo interoperabile (InterPRO) o mediante Pec trasmessa a regionetoscana@postacert.toscana.it.