Tutti pazzi per l’antica strada romana ritrovata sull’Appennino [VIDEO]
[3 Febbraio 2014]
Grande successo di pubblico a Bologna per l’anteprima del documentario sulla strada romana Flaminia Militare del 187 a.C., la sala Europa dell’Hotel Majestic (già Baglioni) a stento è riuscita a contenere tutto il pubblico accorso per assistere alla proiezione del filmato realizzato da Legambiente per raccontare la storia della strada romana che collegava Bologna con Fiesole e Arezzo. Molti infatti gli spettatori in piedi o che a stento sono riusciti ad affacciarsi all’ingresso della sala per assistere al racconto dei protagonisti della riscoperta di questa arteria stradale contemporanea della ben più nota via Emilia, realizzata negli anni della conquista romana in Pianura Padana.
Il trailer su Youtube: http://youtu.be/-0dFf9T5_jA
Racconta Tito Livio nella sua storia di Roma che nel 187 a.C. i due consoli Caio Flaminio e Marco Emilio Lepido ricevettero dal Senato romano l’incarico di debellare le popolazioni liguri che occupavano i territori dell’appennino tosco emiliano.
Sconfitti i liguri e riappacificato il territorio, i due consoli tracciarono 2 strade: una da Rimini a Piacenza, per collegare i territori della pianura padana da poco conquistati, la famosa via Emilia, e l’altra invece doveva collegare Bologna (fondata appena 2 anni prima), ad Arezzo, attraverso il crinale appenninico.
Mentre la via Emilia è ancora oggi nota a tutti, l’altra strada cadde successivamente in disuso e nel corso dei secoli se ne perse ogni traccia. Restò però viva nella memoria delle popolazioni appenniniche che alle pendici del Monte Bastione, tra Madonna dei Fornelli e Castel dell’Alpi passasse un’antica strada romana. Lo testimoniano anche diversi toponimi situati lungo un ipotetico percorso rettilineo di crinale: più antichi come Cà d’la streda e Font d’la streda, o più moderni come il nome di Via Romana Antica, attribuito nel 1963 dal comune di San Benedetto Val di Sambro alla strada che dalla piazza di Madonna dei Fornelli porta verso le Croci.
Negli anni ’70, anche in seguito al ritrovamento di una moneta romana nella fessura tra due pietre in una cava di arenaria, due “archeologi per passione”, decisero di mettersi alla ricerca di questa strada romana tramandata dai loro antenati.
Ed è così nel 1979 alle pendici del Monte Bastione, dopo circa 2 anni di ricerche, Cesare Agostini e Franco Santi intercettarono il primo tratto di “basolato”, la tipica pavimentazione romana che nel corso dei secoli era stata ricoperta da circa un metro di terra e foglie. Da lì nel corso degli anni, seguendo il crinale appenninico e basandosi sul presupposto che i romani tendevano a realizzare strade il più possibile rettilinee, con l’aiuto di amici e volontari hanno riportato alla luce altri tratti di strada: alcuni dei quali perfettamente conservati.
La grande scoperta di Agostini e Santi ha portato, nell’arco di oltre 30 anni di ricerche, al ritrovamento di 7 siti archeologici a cavallo del Passo della Futa e all’individuazione dell’intero percorso della Flaminia Militare tra Bologna e Arezzo, escluse le aree antropizzate. Nel corso degli scavi sono stati riportati alla luce tratti di decine di metri di basolato, spesso sepolti sotto 80-100 centimetri di terra, ma molto resta ancora da indagare, altri tratti di basolato, reperti delle popolazioni liguri e un sito, vicino Monte Poggiaccio, dove probabilmente le legioni romane allestivano il campo per la sosta nel tragitto tra Bologna e Fiesole, che richiedeva 2 giorni di cammino.
Per tenere viva la memoria storica della Flaminia Militare e valorizzare i territori dei comuni montani attraversati dalla strada romana, i circoli Legambiente SettaSamoggiaReno e Alto Mugello hanno formato 18 Guide Volontarie per la realizzazione di visite guidate ai siti archeologici sul crinale tra le provincia di Bologna e Firenze.
È stato così creato un coordinamento delle Guide Volontarie di Legambiente che si occupano dell’organizzazione di escursioni e visite ai vari siti, per raccontare dal vivo la storia della strada romana.
Il documentario è stato realizzato durante queste escursioni, con interviste ai protagonisti della riscoperta della strada, oltre al trailer sul sito www.terramagazine.it è visibile la vasta galleria fotografica delle escursioni. Dopo il grande successo dell’anteprima di Bologna, il documentario verrà proiettato nelle prossime settimane nei territori attraversati dalla strada romana.