Presentato il permesso di ricerca in Regione
Anche Montecatini Terme punta sul teleriscaldamento geotermico
Possibile un risparmio del 20-30% nelle bollette dei cittadini, insieme a un taglio nelle emissioni di polveri sottili per oltre il 50%
[30 Marzo 2018]
Cresce l’interesse per il teleriscaldamento geotermico in Toscana, finora presente nei territori dei Comuni di Castelnuovo Val di Cecina (PI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Pomarance (PI), Santa Fiora (GR) e Montieri (GR), quest’ultimo giunto tra i finalisti dell’edizione 2017 dei RegioStars Awards.
Un elenco che potrebbe presto ampliarsi anche al di fuori delle aree geotermiche propriamente dette: è stato, infatti, presentato in Regione Toscana il permesso di ricerca di risorse geotermiche sul territorio di Montecatini Terme e dintorni, come informa l’amministrazione comunale.
Il Comune «ha fortemente perseguito questo risultato per anni – precisano da Montecatini –, individuando nella società Kyotherm di Parigi un finanziatore della campagna di indagine e soprattutto della realizzazione di una rete di teleriscaldamento sul territorio. La Kyotherm è una società francese, leader del settore geotermico, che ha realizzato, fra l’altro, anche la rete di riscaldamento del Parco di Disneyland di Parigi».
Si tratta inoltre dello stesso gruppo aziendale cui appartiene la Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino, società nata per lo sviluppo del progetto di teleriscaldamento da fonte geotermica per l’abitato di Castelfiorentino.
«Il progetto di ricerca – spiegano dal Comune di Montecatini Terme – si pone l’obiettivo di individuare le risorse geotermiche (di bassa entalpia, ovvero a temperature non elevate) presenti sul territorio, ai fini della realizzazione di un impianto di teleriscaldamento cittadino con temperatura dell’ordine dei 45-50°C e portate variabili. Come altre città a livello europeo e internazionale Montecatini Terme ha quindi la possibilità di avviarsi verso un modello di città sostenibile attraverso lo sfruttamento del calore terrestre, contribuendo al risparmio energetico e una forte riduzione delle emissioni di CO2 e abbattimento della produzione di polveri sottili».
Tra i principali vantaggi che sarebbero assicurati dal teleriscaldamento cittadino, il Comune sottolinea in particolare le ricadute occupazionali legate alla posa in opera della rete (dovute principalmente al coinvolgimento delle ditte del territorio), un «notevole risparmio dei cittadini nelle bollette, dell’ordine del 20-30% dei costi annui» e al contempo «un netto miglioramento della qualità dell’aria, con l’abbattimento delle emissioni e di oltre il 50% delle polveri sottili», vantaggi cui si aggiungono «la possibilità di coinvolgere le nostre Terme nel progetto, che potrebbe portare al loro rilancio» e naturalmente fattori di «semplicità, comodità, sicurezza, in quanto non sarà distribuito combustibile bensì acqua calda».
«Nel progetto dell’amministrazione comunale – concludono dal Comune – il teleriscaldamento cittadino può costituire quindi uno dei più importanti tasselli della Montecatini Terme del futuro, una città candidata alla nomina transazionale Unesco». Un progetto di grande rilevanza per il territorio dunque, che sarà spiegato in dettaglio alla cittadinanza: nelle prossime settimane sarà infatti organizzato in città un convegno di studio e analisi del progetto sul teleriscaldamento.