Esposte in Palazzo Vecchio le opere dei giovani protagonisti del contest Alia Multiutility
Arte e sostenibilità, la mostra per la terza edizione di Second Life si è aperta a Firenze
Perra: «Attraverso l’arte possiamo comunicare messaggi potenti e stimolare la consapevolezza e l’azione»
[31 Gennaio 2024]
È stata inaugurata oggi a Firenze, nel Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio, la mostra che celebra i giovani artisti vincitori della terza edizione di Second Life, tutto torna, il primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema ‘arte e sostenibilità’.
Lanciato dall’azienda leader in Toscana in fatto di servizi pubblici locali, Alia Multiutility, il contest è stato rivolto ad artisti italiani entro i 28 anni di età: in 130 hanno risposto alla chiamata, per lanciare un messaggio a sostegno dello sviluppo sostenibile nella sua triplice declinazione ambientale, sociale ed economica.
«Second Life rappresenta un’occasione unica per esplorare e riflettere sulle diverse prospettive dalle quali possono essere affrontati temi cruciali del nostro presente, come il cambiamento climatico, la gestione dei rifiuti, l’energia rinnovabile. Attraverso l’arte possiamo comunicare messaggi potenti e stimolare la consapevolezza e l’azione», spiega il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra.
L’esposizione in Palazzo Vecchio con le 30 opere finaliste rimarrà aperta fino al 18 febbraio per poi spostarsi al Centro Pecci di Prato nel periodo 22 febbraio-24 marzo.
Nel frattempo sono già fissate le tappe dei primi laboratori didattici che coinvolgeranno i bambini delle scuole primarie. Il 2 e l’8 febbraio a Palazzo Vecchio ogni laboratorio sarà organizzato in due parti: una prima dedicata alla spiegazione della mostra, con narrazioni studiate ad hoc per il pubblico di riferimento, e una seconda parte di interazione con le opere e produzione di contenuti da parte dei bambini, delle bambine e delle maestre presenti.
«Spesso sono proprio i più giovani a intuire quello che sarà il volto del cambiamento, e per questo trovo molto bella questa iniziativa di Alia, che mette insieme educazione alla sostenibilità, arte e valorizzazione dei giovani talenti, dimostrando che il legame con il territorio di una Multiutility di questo genere va oltre i servizi e le tariffe, ma è fatto di collaborazione, progettualità e visione comune», commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani.
Le 30 opere finaliste, selezionate da una giuria qualificata, si interrogano sul concetto di sostenibilità, sul valore della salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, ma anche sull’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con i principi dell’economia circolare.
«Un progetto incoraggiante – osserva la vicesindaca di Firenze, Alessia Bettini – che sottolinea l’importanza delle piccole azioni di ognuno di noi come motori di sostenibilità, innescando la consapevolezza di come le scelte quotidiane possano impattare in modo determinante sull’ambiente, trasformando l’arte in un veicolo di ispirazione per un cambiamento positivo».
Il primo premio della terza edizione di Second Life è andato a Sofia Salerno, nata e cresciuta a Catania, che dopo gli studi classici ha continuato il suo percorso in Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua opera – intitolata ‘Nascondini 65, 115, 130’ – consiste in una serie di tre video in cui l’artista stessa prova a nascondersi in piena vista davanti alla propria videocamera. «Nascondersi in piena vista è sinonimo di una evidenza che tendiamo a ignorare», Spiega Salerno riferendosi alla crisi climatica in corso.
La seconda opera classificata è firmata da Federica Mariani, artista milanese di 24 anni, e si intitola ‘A Head for One Dollar’. Si tratta di scarti di pelli animali cucite insieme, che ricreano come patchwork una serie di teste di tilacino, animale che nel 2018 è stato candidato come specie da de-estinguere.
Terza classificata è l’opera senza titolo di Leonardo Cardamone, 23 anni, di Vittoria (Ragusa). Si tratta di un video in bianco e nero incentrato sul suono, una sorta di highlights dei pensieri dell’artista nel corso del tempo: idee, canzoni, immagini, video derivanti da discussioni sull’ambiente sentite nel corso della sua vita.
Le tre menzioni speciali sono state assegnate a Martina Abati, artista lucchese di 26 anni, per ‘I ghiacci perenni nell’era dell’Antropocene’, una serie di incisioni con tecnica mista che mostrano la fragilità del ghiacciaio della Marmolada, prima e dopo il collasso del seracco avvenuto il 3 luglio 2022; Elysee Farazmand, iraniana di 24 anni che ha studiato a Bologna, per ‘Buy Yourself Time’: un carrello trovato rotto e abbandonato per strada, poi recuperato e trasformato, che diventa ossimoro di ciò che rappresentava: un movimento immobile, un richiamo alla sosta; infine Massimo Pugliese, 25 anni, di Alberobello (Bari), poi trasferitosi a Milano, con ‘Radici’. Si tratta di una grafite su tela che traccia e rintraccia presenze umane all’interno di un paesaggio naturale diradato, poco definito, quasi inafferrabile.
Gli altri artisti selezionati sono Diego Azzola, Elena Benzoni, Gianluca Braccini, Marta Cantarini, Paola Cenati, Pietro Paolo Cesari, Benedetta Chiari ed Elisa Pietracito, Elisa Cocchi, Martina Cocco, Raimondo Coppola, Cecilia D’Urso, Elisa Paola Hampe, Ire Ere (collettivo), Miriam Marafioti, Chiara Marchesi, Chiara Mecenero, Alessia Ottaviani, Roberto Picchi, Giuseppe Raffaele, Chiara Russo, Irene Stellin, Erica Toffanin, Mingrui Wang e Wang Xin.
«Second Life celebra la sua terza edizione – conclude Giuseppe Meduri, direttore Relazioni esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Alia – Un contest inizialmente centrato sull’importanza del recupero e della seconda vita della materia, grazie alla spinta dal basso arrivata con le opere, in poco tempo si è aperto e orientato su tutto il ciclo della sostenibilità: ambientale, sociale, economica».