Ato Toscana Costa, RetiAmbiente parte a gestione interamente pubblica
Dall’assemblea dei sindaci sì alla formula della società mista per la gestione dei rifiuti, ma la scelta del socio privato avverrà dopo l’aggiornamento del Piano straordinario e successivamente a uno studio sui risultati nel mentre conseguiti dall’azienda
[21 Giugno 2018]
Riuniti oggi in assemblea, i sindaci dell’Ato Toscana Costa hanno confermato la scelta della società mista quale forma di gestione del ciclo dei rifiuti, subordinando però l’indizione della gara per la scelta del socio privato di RetiAmbiente al decorrere di una fase transitoria caratterizzata dallo svolgimento di due adempimenti: l’aggiornamento del nuovo Piano straordinario rifiuti che «dovrà tenere di conto delle modifiche e delle novità intervenute recentemente e che dovrà prestare particolare attenzione al nuovo piano degli investimenti sull’impiantistica e sul servizio necessari per l’autosufficienza dell’ambito nel periodo dell’affidamento», e l’elaborazione di «uno studio sulla attività di RetiAmbiente nella fase transitoria, sui risultati conseguiti in termini di efficienza nella raccolta differenziata, sul livello tariffario garantito all’utenza e sulla sua solidità finanziaria autonoma».
La delibera votata dall’Assemblea rappresenta quindi una mediazione e una sintesi delle varie istanze: mentre da un lato infatti si conferma la linea della società mista, dall’altro si rimanda la scelta del socio privato alle condizioni appena esposte: «Al termine di questa fase – spiega l’Ato – i sindaci potranno quindi disporre di tutti gli elementi conoscitivi aggiornati sui quali potranno orientare in via definitiva il percorso dell’affidamento e decidere il futuro di RetiAmbiente la quale, nel frattempo, avrà condotto a conclusione il processo di fusione delle società in essa conferite e avrà svolto un periodo di gestione nella forma totalmente pubblica». Al contempo, la delibera permette ai Comuni che hanno gli affidamenti in scadenza «di garantire la continuità del servizio in un contesto societario totalmente pubblico».
In definitiva con la delibera odierna RetiAmbiente, ovvero la società creata per gestire la raccolta dei rifiuti a livello di Ato Toscana Costa formata da aziende locali di raccolta (Ascit, Sea, Esa, Ersu, Geofor e Rea), inizia a «funzionare ufficialmente, con un nuovo Cda e con obiettivi precisi forniti da parte dei sindaci dell’Ato».
«La sfida di oggi si chiama ‘economia circolare’ – dichiarano i sindaci che hanno votato il documento – e le nostre comunità si aspettano che sul tema della gestione integrata dei rifiuti urbani i Comuni dimostrino che la raccolta differenziata, il riciclo, il recupero e il riutilizzo conducano ad una sempre maggiore equità delle tariffe di riferimento, ad un netto abbattimento dei fattori inquinanti e a migliori standard di efficienza e di qualità dei servizi. Questo è il nostro obiettivo ed è per questo che RetiAmbiente lavorerà».