Biffoni: «La questione sta allarmando tutti i nostri sindaci, il Parlamento faccia chiarezza»

Col nuovo Pnrr del Governo Meloni, la Toscana rischia di perdere «oltre 1 miliardo di euro»

Colpiti soprattutto i fronti dell’ambiente e della sanità. Giani: «Le rassicurazioni del ministro Fitto, che saranno utilizzate altre risorse, sono generiche e rischiano di tradursi in assoluta inefficacia»

[3 Agosto 2023]

Ad oggi in Toscana risultano finanziati 11.194 progetti per 9,26 miliardi di investimenti con 7,45 miliardi di contributi dal Piano nazionale di recupero e resilienza (Pnrr), di cui il 62,9% è già partito (il dato sale all’85,5% nel caso dei progetti che riguardano i lavori pubblici).

Ma non è dato sapere quali arriveranno davvero in fondo alla corsa, dato che il Governo Meloni ha proposto di definanziare il Pnrr a livello nazionale per 15,9 mld di euro.

«Sono fortemente contrariato dall’approccio a livello governativo, con una ridefinizione del Piano che per la Toscana significa la perdita di più di un miliardo di euro di risorse che avevamo acquisito e impostato con progetti molto concreti. Le rassicurazioni del ministro Fitto, che saranno utilizzate altre risorse, sono generiche e rischiano di tradursi in assoluta inefficacia», spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani.

Più nel dettaglio, dalla Regione stimano che le ricadute del definanziamento comportino con «certezza» la perdita di almeno 767,7 mln di euro per la Toscana: 237,32 a valere su interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni; 337,51 per progetti di rigenerazione urbana contro il degrado sociale; 111,77 per i piani urbani integrati; 19,9 per il potenziamento di servizi e infrastrutture sociali nelle aree interne; 60 per la gestione del rischio alluvioni e per ridurre il rischio idrogeologico.

Oltre a queste risorse, le proiezioni sui definanziamenti parziali previsti nella proposta del Governo lasciano poi presagire ulteriori tagli per la Toscana.

Giani snocciola al proposito «i 96 milioni che avevamo messo come progetto bandiera per il contrasto all’erosione delle spiagge» e i 40 mln di euro previsti per le ciclovie Tirrenica e del Sole, ma anche consistenti tagli sul fronte sanitario, che rischia di veder scivolare via «lavori su cui avevamo una progettazione che stava diventando definitiva». Ovvero 20 Case di comunità in meno, così come 7-8 ospedali di comunità e 7 Centrali operative territoriali (Cot).

In questo contesto di forte incertezza, anche il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni ha inviato una lettera ai parlamentari toscani, per chiedere un urgente intervento del Parlamento che faccia chiarezza sul destino dei progetti ‘stornati’ dai finanziamenti del Pnrr.

«La questione relativa alle modifiche annunciate al Pnrr sta allarmando tutti i nostri sindaci – scrive il sindaco di Prato – Dalle grandi città ai piccoli borghi, la preoccupazione concreta è che gli interventi, molti dei quali già in via di realizzazione, non possano essere portati a termine. Dai nostri primi calcoli, per i Comuni toscani il taglio ammonterebbe a circa 600 milioni. Per gli interventi sulla valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica, si tratterebbe di 227,35 sui 240,9 milioni previsti per finanziare i 1410 progetti in corso; per la rigenerazione urbana taglio di 306,9 su 355,7 milioni, per 199 progetti;  per i piani urbani integrati di 53 su 64 milioni, per 16 progetti; per le aree interne di 13,3 su 14,3 milioni, per 28 progetti. Oltre al parziale definanziamento delle Case di comunità, che comunque hanno ricadute su Comuni e territori».