Demografia, imprese e turismo in ripresa a Radicondoli, grazie alle risorse della geotermia
Guarguaglini: «Dopo due anni di pandemia e quasi tre anni di sviluppo del progetto WivoaRadicondoli raccogliamo frutti significativi»
[16 Gennaio 2023]
Mentre a livello nazionale la popolazione residente continua a diminuire da anni, con un collasso demografico che riguarda soprattutto le aree interne del Paese – dal 2014 mancano all’appello 1,3 milioni di persone –, il piccolo Comune di Radicondoli (SI) è riuscito a invertire la rotta mettendo a buon frutto la principale energia rinnovabile presente sul territorio: la geotermia, coltivata in loco in modo sostenibile ormai da mezzo secolo.
Oltre a garantire un flusso costante di vapore alimentato dal calore della terra e trasformato in elettricità e calore dalle centrali geotermoelettriche gestite da Enel green power, la geotermia garantisce royalty milionarie che i Comuni geotermici impiegano per investire nei servizi pubblici e per migliorare la sostenibilità del territorio a tutto tondo.
Negli ultimi anni, a Radicondoli questo ha coinciso con aumento della popolazione residente, passata dai 904 abitanti del febbraio 2021 (il numero più basso dal dopoguerra) a 939, e con l’apertura nello stesso periodo di 17 nuovi esercizi ed attività economiche: da macelleria e generi alimentari a società informatiche, da apicoltori a case vacanze, corroborando una volta di più il positivo connubio tra geotermia e turismo. Dal 2015 al 2022 c’è stato infatti un incremento del 16,75% nelle presenze turistiche (passate da 24.526 a 28.632, in controtendenza con la media dei Comuni della provincia senese), con una forte impennata negli ultimi due anni caratterizzati dalla pandemia (nel 2021 +43,29% e nel 2022 +50,94%).
Sono questi i risultati del progetto “WivoaRadicondoli”, che ha preso il via quasi tre anni fa ed ha visto uno stanziamento iniziale da parte del Comune di Radicondoli di circa 1,2 milioni di euro, dei quali restano da erogare 323mila euro. A questa somma si aggiungeranno adesso altri 641mila euro, per dare vita a “WivoaRadicondoli 2.0”.
«Dopo due anni di pandemia e quasi tre anni di sviluppo del progetto raccogliamo frutti significativi. In particolare le attenzioni maggiori sono state rivolte alle famiglie, all’istruzione, all’abitare, ai costi energetici e alle piccole attività economiche che rappresentano il tessuto sociale della nostra comunità – commenta il sindaco di Radicondoli, Francesco Guarguaglini – Il secondo step prevede un importo complessivo di 641mila euro, 425mila per famiglie e abitazioni e 216mila per le imprese. In pratica un secondo Pnrr in formato comunale. L’intero progetto viene finanziato con risorse provenienti dalla geotermia. Radicondoli infatti ha, tra le altre e tante risorse, questa risorsa importante, fondamentale per l’economia e lo sviluppo del territorio. La geotermia produce anche dei costi ambientali, riconosciuti e compensati da chi coltiva la risorsa. Noi abbiamo deciso di trasferire a cittadini, imprese e associazioni parte di questi fondi sulla base dei loro bisogni e di una programmazione attenta e lungimirante affinché loro stessi siano attori del futuro della nostra comunità».
In che modo? Guardando ai bandi dedicati alle famiglie, in agenda c’è il bando “Pendolari 2023”, quello dedicato alle scuole superiori e all’università, il bando per l’acquisto della prima casa, il bando per l’affitto della casa pensati per i nuovi residenti ma soprattutto per i giovani che decidono di rimanere a Radicondoli, il bando combustibili rinnovabili e non ed il nuovo bando connettività.
Per quanto riguarda invece i bandi dedicati alle imprese, in programma c’è quello “Nuove attività” che prevede un contributo del 50% su tutte le spese di start-up, con un massimo di 8.000 euro; il bando “Rilancio 2.0” destinato a tutte le attività esistenti, che prevede un contributo del 50% sugli investimenti effettuati nel periodo dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2024; il bando “Caro bollette energetiche”, specifico per tutte le imprese con sede nel comune di Radicondoli, che riconoscerà un contributo pari al 30% dei consumi di energia elettrica sostenuti nell’anno 2022.
«Ci sono le condizioni favorevoli per indirizzare la costituzione di nuove attività economiche, anche di tipo professionale, su un territorio in forte ripresa turistica e congiunturale», conclude Guarguaglini.