Dopo l’inchiesta “Stop stinks” si apre il tavolo di crisi per la Semit di Rosignano

«L'impegno della Regione è a fianco dei lavoratori e dei dipendenti dell'azienda preoccupati per le retribuzioni e le prospettive future dell'impresa»

[5 Gennaio 2021]

Si è insediato oggi il tavolo di crisi regionale per l’azienda Semit, attiva dal 1972 a Rosignano Marittimo nei settori escavazioni, edilizia e spurghi: travolta nei giorni scorsi dall’inchiesta “Stop stinks”, condotta dalla Guardia di Finanza insieme alla Dda di Firenze in merito a presunti traffici e smaltimenti illeciti di rifiuti, la Semit – in attesa che la magistratura segua il suo corso – si trova oggi di fronte alla stringente necessità di cambiare corso per salvaguardare i posti di lavoro.

L’apertura dei lavori i Regione è avvenuta alla presenza del consigliere del presidente Eugenio Giani per la gestione delle crisi aziendali Valerio Fabiani, del sindaco del Comune di Rosignano Daniele Donati, delle organizzazioni sindacali di categoria della provincia di Livorno e dei rappresentanti dei lavoratori.

«Il consigliere Fabiani – come riassumono dalla Giunta – ha confermato l’interesse della Regione Toscana per un esito positivo della crisi che grazie al tavolo istituzionale sarà monitorata costantemente. L’impegno della Regione è a fianco dei lavoratori e dei dipendenti dell’azienda preoccupati per le retribuzioni e le prospettive future dell’impresa. In particolare Fabiani ha auspicato che possa essere attivato in tempi rapidi un confronto con la proprietà di Semit, che ha appena cambiato l’amministratore delegato, anche in merito alla possibilità, sollecitata dai sindacati, di ricorrere agli ammortizzatori sociali come strumento di gestione dell’attuale fase».