Ecco qual è la performance delle 142 principali aziende di servizio pubblico toscane

L’intervento del presidente Cispel Alfredo De Girolamo alla presentazione del rapporto annuale elaborato da Utilitatis

[26 Maggio 2021]

Come ogni anno, Confservizi Cispel Toscana offre ai suoi associati, agli stakeholder regionali, ai media e ai cittadini un quadro delle grandezze economiche aggregate delle aziende che gestiscono servizi pubblici locali: acqua, rifiuti, trasporti, energia, parcheggi, edilizia residenziale pubblica, farmacie, cultura.

In modo trasparente, l’Associazione di categoria, rende pubblici dati sulle caratteristiche economiche e finanziarie di aziende con cui cittadini ed imprese toscane hanno rapporti quotidiani, fornendo servizi essenziali e non interrompibili, fondamentali per la qualità della vita dei cittadini, per la competitività del tessuto economico, per la protezione dell’ambiente e l’inclusione sociale. Un patrimonio di dati e numeri che tutti possono visionare ed utilizzare per le proprie analisi e valutazioni.

L’analisi che presentiamo si riferisce ai dati di bilancio del 2019, quindi fotografa la situazione prima dell’impatto della pandemia. Il prossimo rapporto consentirà di analizzare quindi il confronto fra il 2020 e gli anni precedenti, consentendo una valutazione puntuale sugli effetti del Covid19 sul nostro sistema di imprese.

Il Rapporto confronta i dati del 2019 con i 4 anni precedenti (2015-18), mantenendo uniforme il campione di aziende analizzate, le 142 principali aziende di servizio pubblico locale operanti in Toscana nei vari settori. La rappresentazione dei dati riguarda il totale di tutti i settori e i singoli settori, sempre a scala regionale. Non abbiamo reso disponibili i dati delle singole aziende.

Dati complessivi

Nel suo insieme il comparto “servizi pubblici locali” in Toscana, genera nel 2019 un valore della produzione di circa 4,6 miliardi di euro. Il valore aggiunto generato è superiore a 1,8 miliardi di euro, l’utile aggregato di 310 milioni di euro, gli investimenti realizzati pari a circa 680 milioni di euro. Gli addetti diretti sono circa 20.000, la quasi totalità fatta da contratti a tempo indeterminato, stabili, di qualità. Tutti valori in leggero ma costante aumento negli ultimi anni.

Si tratta di un complesso industriale che (incluso l’indotto) corrisponde a circa il 2% dell’economia toscana e degli occupati regionali, garantendo costantemente servizi essenziali e non interrompibili per i cittadini e le imprese toscane, assicurando qualità della vita, competitività dei territori, inclusione sociale.

Nel complesso tutte le aziende presentano dati di bilancio solidi e positivi: le aziende in perdita nel 2019 sono 18, per una perdita cumulata di 11 milioni di euro. A fronte di un utile aggregato delle altre 124 aziende con risultati positivi di 318 milioni di euro.

Positivi anche i principali indicatori di bilancio aggregati, anche se confrontati con le performances delle principali utilities nazionali. Il valore aggiunto medio presenta un valore di poco inferiore al 50%, l’EBITDA intorno al 23% e l’EBIT intorno al 9%. Il risultato ante imposte intorno all’11% e l’utile medio dopo le imposte intorno al 9%.

Il settore si conferma come comparto industriale e di servizi con caratteristiche anticicliche, capace di sostenere investimenti ingenti, generatore di occupazione stabile e qualificata e di un indotto che valorizza i territori, con benefici ambientali e sociali elevatissimi. Un patrimonio di imprese pronto alla sfida del Green New Deal e del Recovery Fund.

Dati di settore

Il comparto è composto da aziende operanti in settori molto diversi. Alcuni regolati (acqua, rifiuti, trasporti, distribuzione gas, edilizia pubblica) altri di libero mercato (vendita energia, farmacie, parcheggi).

Nel complesso i settori con migliori risultati sono quelli del gas, dell’acqua e della gestione di impianti di rifiuti. Ma ormai solide da tempo sono anche le performance delle aziende di trasporto pubblico locale, delle farmacie e dell’edilizia residenziale pubblica, oltre che dei gestori dei rifiuti integrati. Sta venendo meno ogni anno di più la differenza fra settori “forti” e settori “deboli”, le aziende di tutti i tipi di servizio presentano ormai performance economiche ampiamente positive.

Conclusioni

Il settore delle aziende di servizio pubblico locale è ormai un consolidato settore industriale, solido, performante, efficiente. Anche le differenze fra i diversi comparti si sono ridotte, e la regolazione dei diversi settori (locale e nazionale) sta producendo i suoi effetti positivi.

Rappresenta uno dei principali comparti operanti nel campo ambientale (acqua, economia circolare, energia, mobilità sostenibile) e della green economy.

Può e deve essere uno dei protagonisti del green new deal toscano, in un disegno di politica industriale regionale che guarda ai grandi obiettivi ambientali globali (2030/2050), nazionali e regionali.

Per questo il sistema delle aziende è a disposizione delle politiche locali e regionali per realizzare gli obiettivi toscani del PNRR e dei Fondi Strutturali 2021-27.

Abbiamo avanzato proposte per realizzare investimenti strategici per la Toscana nei vari settori a partire dai protocolli di intesa su rifiuti e acqua, al Piano casa, alla mobilità sostenibile.

Le aziende hanno i numeri e la base industriale per sostenere un salto degli investimenti da realizzare, dagli attuali 600 milioni circa, ad un miliardo l’anno.

di Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana