Alla scuola “G. Ungaretti” di Grosseto installate sedute in plastica riciclata
Economia circolare, Revet triplicherà le tonnellate di plastiche da riciclare direttamente
Attesi investimenti da 42 milioni di euro entro il 2022, la capacità produttiva degli impianti di selezione verso il raddoppio
[16 Ottobre 2020]
«Revet ambisce a diventare il campione italiano dell’economia circolare, senza proclami e slogan irrealizzabili: dicendo semplicemente le cose come stanno e facendo tutto quello che si può fare per valorizzare più possibile i materiali di scarto». Per farlo Livio Giannotti, presidente dell’azienda pontederese perno della green economy toscana, ha pronta una roadmap precisa: «Revet investirà 42 milioni di euro entro il 2022, raddoppiando la capacità produttiva degli impianti di selezione e triplicando le tonnellate di plastiche da riciclare direttamente».
L’annuncio è arrivato da Grosseto, dove è appena arrivato a compimento un progetto, ideato dall’Amministrazione comunale tramite l’ufficio Ambiente, partito in un percorso iniziato nel 2018: dalla volontà del Comune di premiare quelle realtà scolastiche che avessero presentato dei progetti per la riqualificazione degli arredi scolastici sono nate le nuove sedute in plastica riciclata installate nella scuola media “G. Ungaretti”, che fanno appunto parte del primo progetto ad essere implementato grazie all’aiuto di Revet.
La scuola è la prima a sperimentare i nuovi arredi da loro ideati, realizzati con una miscela composta al 40% da plastica riciclata a cui sono stati aggiunti additivi antifiamma per il rispetto di tutte le norme di sicurezza.
«L’installazione delle sedute all’Ungaretti rappresenta – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Ambiente, Simona Petrucci – il primo passo verso la realizzazione di altri progetti ideati dalle scuole, che presto diventeranno realtà. Così facendo, oltre ad intervenire in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente, possiamo far vedere ai cittadini l’importanza pratica della raccolta differenziata, che si trasforma in risorsa per il nostro territorio con effetti concreti sulla vita quotidiana della comunità. Per questo vogliamo ringraziare Revet, che ha messo a disposizione la sua tecnologia e il know how necessari per permetterci l’implementazione di un progetto così importante».
Fondata nel 1986, oggi la toscana Revet rappresenta infatti un’industria leader nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, che serve circa 200 amministrazioni comunali e oltre l’80% della popolazione regionale. Ogni anno raccoglie, seleziona e avvia al riciclo 160mila tonnellate di rifiuti (materiali quali plastiche, alluminio, acciaio, vetro, poliaccoppiati come il tetrapak) derivati sia dalle raccolte differenziate urbane realizzate dai cittadini, sia da quelle delle attività produttive. Grazie al know-how acquisito nel corso degli anni e ad investimenti mirati, Revet è inoltre in grado di riciclare direttamente la componente poliolefinica estratta da una delle frazioni plastiche più difficili da gestire, quel plasmix – gli imballaggi misti di plastica eterogenea, che non sono né bottiglie né flaconi – che viene a Pontedera viene trasformata in granuli adatti alla stampa ad iniezione di qualsiasi manufatto.
Così, la raccolta differenziata della plastica toscana si trasforma – a valle di un processo industriale di recupero – in nuovi prodotti, come le nuove sedie della scuola grossetana. Un esempio di economia circolare a km zero. «Fare industria oggi è tremendamente complicato, ma essere un’industria dell’economia circolare significa costruire futuro – conclude Giannotti – Per i lavoratori certo, ma anche per i cittadini e per i nostri figli».