Geotermia e Aree non idonee, il Consiglio regionale ri-approva la proposta di modifica Paer

L’intento è quello di offrire «ai potenziali produttori un quadro certo e chiaro di riferimento per orientare le scelte localizzative degli impianti»

[14 Aprile 2021]

L’Aula del Consiglio regionale della Toscana ha approvato ieri, a maggioranza, la proposta di delibera che modifica il Piano ambientale ed energetico regionale (Paer) per l’individuazione della aree non idonee (Ani) all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da geotermia. Si tratta di un nuovo via libera dopo quello già pervenuto dalle commissioni Territorio ed ambiente e Sviluppo economico del Consiglio regionale la scorsa settimana.

Contestualmente è stata revocata la deliberazione del 7 luglio 2020, che appunto definiva la modifica del Paer per l’individuazione delle Ani; nel settembre scorso però la legge toscana n. 73 del 24 luglio 2020, che mirava a concretizzare quella deliberazione, era stata impugnata di fronte alla Corte costituzionale dal Consiglio dei ministri proprio riguardo all’art.2 dedicato alle Ani.

La presidente della commissione Ambiente e territorio Lucia De Robertis (Pd), che ha illustrato in Aula il provvedimento, ha spiegato che si tratta di una nuova adozione dello stesso piano presentato nella scorsa legislatura, ad eccezione della relazione ambientale e la sintesi non tecnica, che erano state pubblicate in modo incompleto e che questo è il motivo della nuova adozione, cui seguiranno le osservazioni, che saranno esaminate insieme a quelle già pervenute.

«Come commissione – ha detto de Robertis – abbiamo chiesto ed ottenuto che le osservazioni pervenute a seguito della prima pubblicazione nel Burt, ancorché rese su elaborati non definitivi siano comunque prese in considerazione e controdedotte. Questo per dare la massima garanzia di attenzione ai contributi esterni che la procedura scelta per l’adozione del Paer ha inteso favorire, contributi la cui realizzazione ha comportato in qualche caso dei costi».

La proposta di modifica al Paer contiene uno specifico allegato che andrà ad individuare le aree non idonee costituendo una sorta di inquadramento delle vincolistiche a tutela del paesaggio, dell’ambiente e della produzione agricola, e «offrendo ai potenziali produttori un quadro certo e chiaro di riferimento per orientare le scelte localizzative degli impianti». Considerato che la modifica del Paer produce effetti territoriali e comporta variazioni agli strumenti della pianificazione territoriale e urbanistica, i criteri individuati dovranno essere coerenti con il Piano di indirizzo territoriale (Pit).

Il consigliere regionale Alessandro Capecchi è poi intervenuto per esprimere il voto di astensione del gruppo di Fratelli d’Italia: «Si tratta di rimediare ad un errore tecnico per cui il Paer è stato pubblicato senza una parte degli allegati tecnici, sulla base della quale diversi enti locali avevano fatto osservazioni, quindi bene, tenerle in considerazione. Ma raccomandiamo di garantire la massima pubblicità perché è ovvio che gli uffici dei Comuni possono non aspettarsi la riadozione di questo provvedimento».

«Il Paer attua le previsioni del piano regionale di sviluppo, che dovrà tornare all’attenzione dell’Aula, e quindi – ha concluso Capecchi – riaffronteremo una discussione sul piano energetico e in generale su cosa la Regione può o non può fare».

L. A.