Geotermia, il Consiglio regionale della Toscana vuole un tavolo tecnico sulle concessioni
Auditi in commissione Sviluppo economico sindaci e imprese dell’indotto locale
[7 Febbraio 2024]
La commissione Sviluppo economico e rurale del Consiglio regionale toscano ha audito ieri numerosi stakeholder sul tema delle concessioni minerarie per la coltivazione della geotermia, per le quali il decreto Energia recentemente approvato apre alla possibilità di una proroga ventennale.
A questo scopo, la Giunta regionale ha chiesto all’attuale concessionario – Enel green power – di presentare un piano d’investimenti entro il 30 giugno; se sarà valutato come soddisfacente, la proroga potrà essere concessa dando continuità al più antico distretto geotermico al mondo.
«La proroga delle concessioni è fondamentale, non solo per sviluppo del territorio ma anche per l’autonomia energetica del Paese – ha dichiarato in commissione la sindaca di Pomarance, Ilaria Bacci – Prima però è necessaria un’interlocuzione con la Regione e una valutazione del piano da parte dei Comuni».
Le tempistiche, dunque, stringono. «È importante che sia la Regione a fissare gli obiettivi politici della proroga delle concessioni per dare prospettive di tenuta e di rilancio ai nostri territori», ha aggiunto il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine, mentre Alberto Ferrini – primo cittadino di Castelnuovo Val di Cecina – ha sottolineato che «occorre avere ricadute certe perché si consolidi un distretto industriale locale con misure a tutela della crescita imprenditoriale, e bisogna confermare le royalty per i Comuni».
Grazie all’Accordo generale sulla geotermia, in scadenza quest’anno, Egp versa già oltre 30 mln di euro l’anno di royalty; per quanto riguarda invece le ricadute sull’indotto, guardando ai dati più recenti, nel triennio 2018-20 Egp ha appaltato in media 42 mln di euro all’anno alle imprese dei territori geotermici, per manutenzione degli impianti e di realizzazione dei pozzi, mentre nel corso dei primi 10 mesi del 2022 Enel ha affidato attività per circa 100 milioni di euro, di cui oltre il 70% assegnate ad imprese toscane.
Non a caso Carlo Giannoni, presidente del consorzio Rete imprese area geotermica tradizionale (Riag), ha ribadito la necessità di portare investimenti e sviluppo in una zona che senza geotermia, fiore all’occhiello della Regione, non ha futuro: «L’unica certezza per vivere qui è sfruttare il calore della terra».
Da qui la richiesta alla Regione di convocare un tavolo tecnico per capire cosa si possa fare sul territorio, per evitare lo spopolamento, per una maggiore attenzione che si rivolga allo sviluppo, per aiutare l’imprenditoria locale a restare.
«Crediamo che Enel sia un partner necessario – ha aggiunto Renzo Verdi, presidente dell’Associazione per lo sviluppo economico del monte Amiata (Asea) – ma deve essere la politica ad indicargli progetti per l’imprenditoria locale ed investimenti strutturali mirati a progetti, non a gettone».
A valle delle audizioni, i consiglieri regionali si sono detti concordi in merito alla volontà di attivare al più presto un tavolo tecnico in merito alla proroga delle concessioni.
Per Diego Petrucci (FdI) sarebbe opportuno «invitare la Giunta a sollecitare un tavolo tecnico con Enel come concessionario, i Comuni coinvolti e i raggruppamenti delle imprese», mentre per Elena Meini (Lega) serve anche «lavorare ad una proposta di risoluzione condivisa, da portare in discussione in Consiglio per stilare un cronoprogramma sui tempi». Ovvero «tenere conto del fattore tempo», come ribadito da Vittorio Fantozzi (FdI).
«Occorre sviluppare la geotermia che sappiamo essere energia pulita, rinnovabile e sicura – ha aggiunto Andrea Pieroni (PD) – e far sì che questa risorsa venga valorizzata. Il Governo mette in mano alla Regione un’opportunità gravosa che va colta», suggerendo l’idea di portare in Aula «una risoluzione della commissione per sollecitare e mettere all’attenzione della Giunta».
«Da parte mia – ha concluso la presidente della commissione, Ilaria Bugetti (PD) – verificherò lo stato dell’arte con l’assessora Monni e il presidente Giani per avere le ultime novità dopo di che, raccogliendo le vostre sollecitazioni, vi chiederei di lavorare a questa proposta di risoluzione da portare nella prossima seduta di commissione e poi, successivamente, in Aula».