Geotermia, un ponte per le imprese tra Toscana e Nuova Zelanda (e non solo)
All’evento di business matching coordinato tra CoSviG hanno preso parte piccole imprese locali dalle competenze ambite all’estero: «Tutti i partecipanti hanno dimostrato»
[8 Febbraio 2021]
La geotermia è un’energia rinnovabile presente in modo pressoché ubiquo nel sottosuolo del pianeta, ma solo in poche aree del mondo sono presenti risorse ad alta entalpia adatte per la produzione di elettricità: ad oggi centrali geotermoelettriche sono presenti in trenta Paesi ma il primato globale – antico di oltre un secolo – resta alla Toscana, e non a caso il know how geotermico sviluppato qui resta molto appetibile (anche) altrove, come testimonia l’incontro di business matching cui hanno partecipato nei giorni scorsi di diversi operatori del settore geotermico aderenti al Distretto tecnologico energia ed economia verde (DTE2V) della Toscana del quale CoSviG è soggetto gestore.
Come spiegano proprio dal Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG), l’appuntamento – virtuale, vista l’emergenza Covid-19 – aveva come obiettivo quello di promuovere sinergie ed opportunità di collaborazione tra gli stakeholder del settore geotermico europeo ed i corrispondenti neozelandesi, anche in mercati di altri paesi, con particolare riferimento a Kenya, Cile, e Canada, dando nuove possibilità di mettere a frutto capacità e competenze delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) europee.
Un’iniziativa che nasce nell’ambito del progetto europeo Geo energy europe, partito nel settembre scorso per supportare i membri dei cluster a penetrare nei mercati dei paesi terzi all’Unione europea, con un approccio fortemente internazionale: oltre al capofila Geoscience Ireland e a CoSviG fanno infatti parte di Geo energy europe: Pole Avenia (Francia), GeoDeep (Francia), Geo Energy Celle (Germania), l’European Geothermal Energy Council (Belgio), il Cluster of Applied Earth Sciences (Ungheria), Plataforma Tecnológica y de Innovación Española en Geotermia (Spagna) e Jeotermal Elektrik Santral Yatırımcıları Derneği (Turchia).
Gli stakeholder europei che hanno aderito all’evento di business matching coordinato da CoSviG, erano per la gran parte soggetti toscani aderenti al DTE2V, come prova dell’interesse del comparto geotermico regionale ad espandere gli orizzonti territoriali e a valorizzare i propri prodotti e know-how, anche in paesi extracomunitari a vocazione geotermica.
In particolare, tra i soggetti che hanno avuto modo di presentarsi vi erano società che offrono consulenze in ambito di resource assessment, perforazione, progettazione impiantistica, O&M, studi di fattibilità, valutazioni economiche e supporto all’ottenimento dei permessi necessari per l’utilizzo delle risorse e la realizzazione di impianti geotermici. All’incontro erano presenti anche importanti realtà della filiera geotermica della nostra regione, che realizzano componenti impiantistiche essenziali, quali turbine e scambiatori di calore. Alcuni dei partecipanti toscani sono tuttavia già attivi da diversi anni in mercati internazionali, come quello africano, del centro e sud America ed in Asia.
Dall’altra parte del tavolo virtuale, ovvero nella compagine neozelandese, erano invece presenti centri di ricerca, società di consulenza geologica, di ingegneria e progettazione impiantistica ed università: si tratta di attori attivi in mercati geotermici di rilievo a livello globale, come quello indonesiano, giapponese ed alcuni paesi del centro America e dell’area della Rift Valley africana, oltre che, appunto, in Nuova Zelanda.
«Nonostante la modalità online con la quale si è svolto il business matching, che prima della pandemia da Covid avrebbe visto un incontro in presenza, tutti i partecipanti – commentano dal CoSviG – hanno dimostrato interesse a possibili future collaborazioni nello sviluppo di progettualità congiunte, anche con il supporto dei cluster partner di Geo energy europe. Tuttavia, quello del 3 febbraio è stato solo il primo di una serie di incontri con soggetti di mercati extraeuropei, destinati a ripetersi nei prossimi due anni, proprio nell’ambito del progetto Geo energy europe, e ai quali saranno invitati gli attori della filiera geotermica toscana, membri del DTE2V».
L. A.