I consiglieri Pieroni, Nardini e Mazzeo: facciamolo
GeotermiaSì chiede un Consiglio regionale a Larderello
Incentivi negati, Piancastagnaio 6 e crisi degli appalti i temi posti sul tavolo
[28 Giugno 2019]
Il comparto della geotermia e tutto l’indotto collegato, in Toscana e (dunque) in Italia, sta soffrendo una fase di stallo su più fronti, prospettando una grave crisi per i territori direttamente coinvolti e più in generale per la produzione di energia rinnovabile dal calore della terra, in grado da solo di coprire oltre il 30% della domanda elettrica regionale. Per questo il movimento di cittadini GeotermiaSì è tornato a chiedere con forza un confronto politico sul tema alla Regione Toscana, e in particolare un Consiglio regionale straordinario da tenersi nella capitale mondiale della geotermia, ovvero Larderello.
Ripercorrendo le questioni aperte sul tavolo, al primo posto GeotermiaSì pone il tema degli incentivi nazionali. Come noto, dopo lunghi mesi di battaglia politica portata avanti dai cittadini dei territori geotermici toscani, dai Comuni e dalla Regione Toscana, lo scorso 27 marzo il ministero dello Sviluppo economico (Mise) acconsentì a incontrare gli enti locali per aprire un confronto sugli incentivi volti a sostenere l’impiego della geotermia, fonte rinnovabile esclusa per la prima volta dal decreto Fer 1 elaborato dal Governo nazionale e che sta ormai per vedere la luce. Fu un incontro interlocutorio, ma con l’impegno condiviso di continuare però ad approfondire il dialogo: ieri sono però passati tre mesi da quella data, e non sono ancora emerse novità.
Nessuna novità neanche da un altro fronte di rilievo per la ripresa degli investimenti geotermici in Toscana, ovvero il via alla centrale Pc6, progetto presentato da Enel green power per una nuova centrale geotermoelettrica nell’area di Piancastagnaio: «Cos’altro c’è ancora che ostacola la Via – chiedono dal movimento – dal momento che il supplemento di indagine ambientale richiesto dalla Regione ad Enel a seguito della nuova legge regionale è stato espletato?».
Altro punto dolente sono gli appalti geotermici, e dunque le ricadute economiche su tutto il territorio: «L’ultimo incontro svoltosi il 21 luglio a Roma tra sindaci ed Enel sembra essere stato a detta chi ha partecipato a dir poco disastroso – affermano dal movimento – come intende procedere l’azienda nei confronti delle aziende del territorio? Verso un percorso evolutivo di collaborazione o allontanarsi da esse come sta succedendo adesso? Inoltre che ne è dei più volte annunciati protocolli di intesa tra Enel e Regione Toscana sulle ricadute economiche e sull’occupazione, se non si procede all’approvazione di nessun progetto?».
Per fare il punto su questi temi cruciali per lo sviluppo sostenibile il movimento GeotermiaSì si è dunque fatto avanti chiedendo che un Consiglio regionale straordinario «che faccia il punto sulle criticità sopra segnalate e risponda ad esse con proposte e azioni adeguate», e che abbia luogo direttamente a Larderello, in modo da favorire un confronto più diretto col territorio. «Le nostre imprese, i nostri lavoratori, i nostri cittadini non possono più aspettare né convivere con questa pericolosa situazione di incertezza», concludono da GeotermiaSì.
Un appello che è stato colto dai consiglieri regionali Andrea Pieroni, Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo, che sostengonol’idea di dedicare appositamente alla geotermia un Consiglio regionale a Larderello.
«In un clima di forte incertezza e di indifferenza del Governo sarebbe significativo appoggiare la proposta del comitato GeotermiaSì per tenere una seduta del Consiglio regionale a Larderello – afferma il consigliere Pieroni – Sarebbe un segnale importante per confermare ancora una volta che la Regione c’è e sta facendo la sua parte. La situazione è ormai insostenibile: del decreto Fer 1, si sono perse le tracce e nulla si sa del decreto Fer 2; del tavolo nazionale convocato dal Mise non si hanno più notizie. In Val di Cecina, come in altre aree della Toscana, la geotermia è da sempre l’elemento trainante dell’economia locale; rappresenta la vita e il futuro di questi territori che, essendo aree interne, non hanno molte altre opportunità di crescita e di lavoro. La situazione deve essere sbloccata. Convochiamo il Consiglio regionale a Larderello e invitiamo il Governo a partecipare, a metterci la faccia, qui nei nostri territori».
«Sono assolutamente favorevole ad accogliere la proposta di GeotermiaSì di tenere a Larderello un Consiglio regionale straordinario sul tema – aggiunge Nardini – Di fronte all’immobilismo irresponsabile del Governo, che non ha più riconvocato il tavolo concordato tre mesi fa e non ha più messo in campo nessuna azione, è importante dare un segnale forte. Non abbiamo più notizie e parliamo di un comparto che coinvolge oltre 2000 operatori e da cui dipende l’economia di interi territori in Toscana e in Val di Cecina. Come Regione, così come già dimostrato con la Legge regionale in materia, continueremo a sostenere questa produzione ecologica e strategica e a pretendere risposte per il nostro territorio. La situazione va sbloccata».
«Il governo – conclude Mazzeo – continua a prendere in giro e giocare sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori della Val di Cecina. Ora basta davvero! È il momento che sulla geotermia vengano date risposte chiare, concrete e definitive perché di parole ne abbiamo ascoltate fin troppe e sono tutte rimaste promesse disattese. Ieri, al presidio davanti al Mise, abbiamo condiviso con la deputata Susanna Cenni la necessità di dar vita a un presidio permanente sotto al ministero coinvolgendo anche gli altri parlamentari Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti, i miei colleghi consiglieri Alessandra Nardini e Andrea Pieroni e ovviamente tutti i sindaci del territorio. Al tempo stesso facciamo nostra la proposta del movimento GeotermiaSi di convocare un consiglio regionale straordinario a Larderello. al prossimo ufficio di presidenza avanzerò ufficialmente la richiesta al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani perché possa avvenire già nel mese di luglio».