Su 600 imprese analizzate dall’indagine Statista-Pianeta 2030 si piazza al 66esimo posto
Il gruppo Estra tra le “aziende più attente al clima” per emissioni Scope 1 e 2
Macrì: «Alla base di tutto c’è l’investimento in innovazione e l’attenzione allo sviluppo di una cultura ambientale»
[5 Febbraio 2024]
La multiutility a capitale interamente pubblico Estra, tra gli operatori leader nel centro Italia per vendita di gas naturale e produzione da fonti rinnovabili, spicca nella classifica delle “aziende più attente al clima in Italia”, stilata dall’istituto Statista in collaborazione con Pianeta 2030-Corriere della Sera.
La ricerca 2024 ha preso in esame oltre 600 aziende operanti nel Paese, selezionate tra quelle con il maggior fatturato o quotate in Borsa.
La classifica, giunta quest’anno alla sua terza edizione, analizza il valore delle emissioni prodotte dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2) di CO2 totalizzate dalle imprese in relazione al loro fatturato, nel periodo tra il 2020 e il 2022; non prende dunque in esame le emissioni Scope 3, necessarie per analizzare l’intera catena del valore (comprendenti ad esempio le emissioni legate all’uso dei combustibili fossili venduti).
In questo contesto il gruppo Estra si posiziona in graduatoria al 19esimo posto tra le imprese del settore “energia e approvvigionamento delle materie prime” e al 66esimo posto sul totale delle aziende coinvolte complessivamente.
«Alla base di tutto c’è l’investimento in innovazione e l’attenzione allo sviluppo di una cultura ambientale che permea il nostro gruppo a tutti i livelli», commenta il presidente di Estra, Francesco Macrì (nella foto).
Nel 2022 le emissioni prodotte dal gruppo Estra di Scope 1 (da combustione) e di Scope 2 (location based) sono state pari complessivamente a 11.557 tonnellate di CO2 con un fatturato di 1.177 milioni di euro, rispetto alle 10.246 del 2020 con un fatturato però di 760,7 milioni di euro.
Nel 2022 le emissioni evitate dal gruppo Estra attraverso la produzione di energia da fonte rinnovabile e da interventi di efficientamento energetico sono state pari complessivamente a 13.961 tonnellate di CO2.
In particolare, la quantità delle emissioni evitate di CO2 per interventi di efficientamento energetico è aumentata del 68,9% passando dalle 389 tonnellate del 2021 alle 657 tonnellate del 2022.
Le emissioni evitate grazie alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, sono state, inoltre, complessivamente pari a 10.136 tonnellate di CO2 in aumento del 6% rispetto al 2021, per effetto dall’aumento di produzione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici.