La partecipata pubblica sigla con Cgil e Cisl il premio di produttività 2022

L’economia circolare mette al centro il lavoro: nuovo accordo tra Aisa impianti e sindacati

Galli: «Mi congratulo sempre con i dipendenti, sono loro il vero motore di sviluppo dell’azienda»

[22 Marzo 2022]

Non c’è sviluppo sostenibile senza la ricerca di un equilibrio tra le esigenze ambientali, sociali ed economiche, e questo vale a maggior ragione nell’ambito della gestione rifiuti: per migliorare i servizi ai cittadini occorre mettere in prima linea la professionalità dei lavoratori, e in quest’ottica Aisa impianti ha siglato coi sindacati un nuovo accordo per il premio di produttività 2022 ai dipendenti.

«Mi congratulo sempre con i dipendenti: sono loro il vero motore di sviluppo dell’azienda – dichiara il consigliere di Aisa impianti Enrico Galli – Questo accordo firmato anche dalle parti sindacali ci inorgoglisce».

La partecipata pubblica Aisa impianti, che gestisce il Polo di San Zeno (Arezzo) per la valorizzazione dei rifiuti urbani, ha scelto di premiare i lavoratori in una fase di transizione molto importante per il territorio: la società sta infatti portando avanti il Progetto di riposizionamento dell’impianto di San Zeno, autorizzato nell’agosto 2020 dalla Regione Toscana, grazie al quale la provincia di Arezzo non avrà più bisogno di ricorrere ad altri impianti, permettendo così di contenere anche i costi della Tari pagata dai cittadini.

L’azienda, in collaborazione con i sindacati, ha deciso ancora una volta di premiare chi fa di più, chi porta un risultato ulteriore rispetto a quello atteso – spiega il direttore generale di Aisa impianti, Marzio Lasagni – Si sono stabiliti degli obiettivi che prevedono un’ attività ulteriore rispetto a quella ordinaria e nel caso in cui questi ulteriori obiettivi vengano centrati, i rendimenti vengono equamente redistribuiti tra l’azienda e i lavoratori stessi».

Anche quest’anno c’è un premio aggiuntivo legato alla presenza sul posto di lavoro: un impianto a ciclo continuo ha bisogno di personale sul posto e coloro che non hanno potuto usufruire dello smart working, si vedranno riconosciuto un incentivo in più rispetto agli altri, perché la loro attività in presenza ha consentito all’azienda di poter continuare a recuperare i rifiuti urbani e soprattutto garantire lo svolgimento di un importante servizio di interesse pubblico.

«Grazie allo sforzo di tutti i lavoratori e all’impegno che l’azienda ha messo nel cercare di ottimizzare la loro attività, è stato premiato il lavoro stesso, e siamo molto soddisfatti», commenta Alessandra Ricciarini della Cgil. «Aggiungo che nelle aziende dove ci sono delle buone relazioni industriali e sindacali, c’è meno conflittualità e si riescono a fare progetti di sviluppo che portano risorse sia ai cittadini che ai lavoratori», conclude Giovanni Giannini della Cisl.