Lucart, sullo stabilimento di Diecimo oltre 10mila pannelli fotovoltaici per clima e bollette

Pasquini: «Siamo riusciti a realizzare uno degli impianti privati più grandi mai installati in Toscana»

[16 Gennaio 2023]

Quella cartaria è un’industria tanto energivora quanto difficile da decarbonizzare, e dunque particolarmente esposta al caro bollette che sta falcidiando cittadini e imprese: una sfida che la multinazionale toscana Lucart sta affrontando con successo affidandosi alle fonti rinnovabili.

A un anno dalla presentazione del progetto varato insieme a Enel X è oggi operativo un impianto fotovoltaico da 3 MW, composto da circa 7mila panelli installati da Lucart sui tetti del proprio stabilimento di Diecimo (LU), in grado di produrre oltre 3 GWh di elettricità l’anno da una fonte rinnovabile come quella solare: tutta energia che viene adesso impiegata interamente in autoconsumo, riducendo il costo della bolletta.

Anche il clima ringrazia: quei pannelli fotovoltaici permetteranno di evitare l’emissione in atmosfera di 1.160 ton di CO2 l’anno. Ogni contributo su questo fronte resta di grande importanza, dato che la crisi climatica sta correndo in Italia a velocità più che doppia rispetto alla media globale, con il 2022 che è stato l’anno più caldo dal 1800 per il nostro Paese.

«Con il progetto di energia rinnovabile avviato nello stabilimento di Diecimo siamo riusciti a realizzare uno degli impianti privati più grandi mai installati in Toscana – spiega Massimo Pasquini, ad del gruppo cartario – L’obiettivo di Lucart è quello di porsi come modello di riferimento nel guidare il percorso verso la transizione energetica in tutta la filiera cartaria».

Anche per questo, l’impianto fotovoltaico di Diecimo è destinato a crescere ancora. È infatti prevista l’installazione di altri 3.800 moduli fotovoltaici che, assieme a quelli già presenti, permetteranno di far arrivare dai tetti dello stabilimento un totale di 4,3 GWh/anno, pari a circa il 4% del fabbisogno annuale Lucart in loco.

L. A.