Già pronto il gruppo di lavoro composto da tecnici del servizio Ambiente, di Asl e Arpat
Piombino, al via il monitoraggio settimanale per le maleodoranze della discarica Rimateria
I sopralluoghi della IV Commissione continueranno per tre mesi: invitato anche il comitato Salute pubblica, nonostante il rifiuto dei giorni scorsi
[14 Gennaio 2019]
Durante l’ultima seduta consiliare, il Comune di Piombino ha approvato l’ordine del giorno presentato da Daniele Massarri di Spirito libero, ed emendato dal Pd: con i voti favorevoli di Movimento 5 Stelle, Pd, Rifondazione comunista, Sinistra per Piombino Spirito Libero (astenuti Ascolta Piombino e Ferrari sindaco Forza Italia), l’odg impegna la IV Commissione dipartimentale – competente in materia ambientale – ad effettuare settimanalmente e per i prossimi tre mesi visite presso la discarica gestita da Rimateria ad Ischia di Crociano, da concordare con la società, in modo da avere costantemente il polso delle problematiche legate alle maleodoranze provenienti dall’impianto.
L’obiettivo è quello di verificare l’attuazione delle misure di messa in sicurezza e mitigazione delle maleodoranze come da cronoprogramma Rimateria, riferendone puntualmente i risultati ai cittadini con relazione conseguenti alle visite e nei consigli comunali successivi. Una decisione che dà seguito alla proposta avanzata dalla Giunta comunale nei giorni scorsi, e a un primo sopralluogo – al quale hanno partecipato anche Arpat e Polizia municipale – a seguito del quale è già emersa «l’ipotesi che la persistenza di emissioni odorigene sia correlata agli interventi di risanamento e messa in sicurezza della discarica».
A breve pertanto verrà concordato un calendario per effettuare i sopralluoghi ai quali potranno partecipare gli 11 componenti della IV Commissione e – coerentemente con quanto già proposto nei giorni scorsi – un rappresentante del comitato Salute pubblica, che ha però già fatto sapere di non essere interessato a partecipare ai sopralluoghi. L’azienda ha invece già fatto sapere di essere «favorevole ad un’intensificazione dei monitoraggi», come ha già avuto modo di commentare il direttore, Luca Chiti. Intanto il Comune ha comunque proceduto alla costituzione di un gruppo di lavoro composto da tecnici del servizio Ambiente, dell’Asl e dell’Arpat, al quale è stato invitato anche un rappresentante del Comitato, per la verifica delle cause di emissione di maleodoranze e l’individuazione di eventuali sistemi di mitigazione, anche attraverso l’adozione di adeguate pratiche operative da porre in essere da adesso fino alla chiusura dell’impianto.
All’interno della medesima seduta consiliare è stata inoltre discussa l’interrogazione presentata dal consigliere Francesco Ferrari, con la quale si chiedeva un aggiornamento sull’effettuazione dei carotaggi in discarica richiesti sempre dal comitato Salute pubblica come ulteriore analisi – nonostante i rifiuti in ingresso all’impianto siano costantemente monitorati secondo norma di legge – sui quali materiali siano stati conferiti nel tempo all’interno dell’impianto. Sul tema ha risposto il vicesindaco Ilvio Camberini, il quale ha ricordato come tale richiesta sia stata veicolata immediatamente dall’amministrazione comunale alla magistratura e al Noe dei Carabinieri per le valutazioni e l’eventuale autorizzazione all’esecuzione degli interventi di carotaggi, dal momento che le indagini che portarono al sequestro del sito nel marzo 2018 non sono ancora concluse. «Non avendo ricevuto risposta né dalla magistratura né dal Noe – ha spiegato Camberini – un ulteriore tentativo sarà quello di chiedere appuntamento al magistrato per verificare direttamente la possibilità o meno di procedere in tal senso».
L. A.