Marras: «Interveniamo per garantire continuità nella gestione del servizio»
Rifiuti, la Regione Toscana approva una pdl per la ri-assegnazione delle funzioni alle Province
Cambiano le carte in tavola per la funzione sanzionatoria in materia ambientale e quella relativa alle autorizzazioni semplificate
[10 Luglio 2019]
Il Consiglio regionale ha approvato ieri a maggioranza una proposta di legge avanzata dalla Giunta toscana per far fronte al rischio caos in materia rifiuti, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale 129/2019 che ha dichiarato illegittimo l’articolo 2, comma 1 lettera d), della legge regionale 22/2015: una norma che, in attuazione della legge Delrio sul riordino delle funzioni provinciali, aveva trasferito alla Regione funzioni sanzionatorie e di autorizzazioni semplificate in materia di rifiuti. Portata in tribunale dalla Provincia di Grosseto, la norma è stata dichiarata illegittima esponendo però il settore al rischio di un salto nel buio: la sentenza, a detta del capogruppo Pd Leonardo Marras, si esprime su aspetti marginali che però «rischiano di creare confusione tra le imprese. Oggi interveniamo per garantire continuità nella gestione del servizio».
«La legge di riordino delle funzioni varata nel 2015 viene quindi modificata – informano dal Consiglio regionale – con l’inserimento di un articolo 44 bis, che al comma 1 dispone come gli enti locali competenti alla verifica e al controllo dei requisiti per l’applicazione delle procedure semplificate possano avvalersi della struttura regionale per svolgere, in via transitoria e a titolo gratuito, le iscrizioni e le verifiche previste dal Codice dell’Ambiente, specificatamente agli articoli che regolano le attività di smaltimento dei rifiuti non pericolosi (215 comma 3) e le prescrizioni nelle operazioni di recupero (216 comma 3). I termini di svolgimento dell’attività istruttoria, sono differenziati e ricompresi tra i trenta e i cinquanta giorni. Nel caso in cui sia necessario rilasciare l’autorizzazione unica ambientale, sarà la Regione a provvedere anche agli adempimenti di competenza dell’ente locale se questi ne farà richiesta».
In sintesi, dunque, la funzione sanzionatoria in materia ambientale, specificatamente per quanto riguarda i rifiuti, torna immediatamente in capo alle Province. Quella relativa alle autorizzazioni semplificate sarà espletata, in via provvisoria e comunque non oltre giugno 2020, dalla Regione se gli enti locali ne faranno richiesta. La proposta di legge approvata entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Burt per “garantire la tempestiva attuazione del sostegno regionale ed evitare ritardi nei procedimenti di interesse”.
A Grosseto l’ascia di guerra non è però ancora stata sotterrata: «Ci siamo impegnati in un battaglia di democrazia e l’abbiamo vinta – dichiara il presidente della Provincia, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – la Corte costituzionale ha infatti riconosciuto a tutte le Province toscane, non solo a quella di Grosseto, di essere state illegittimamente sottratte delle funzioni ambientali che lo Stato attribuisce alle Province e quindi non avocabili dalla Regione Toscana. La nostra battaglia continuerà nella sedi competenti affinché adesso la Regione ci restituisca le risorse finanziarie e strumentali che ha avocato a sé».
L. A.