Terna, a gennaio consumi elettrici in crescita e +687 MW di fonti rinnovabili
Le fonti pulite hanno coperto il 33,7% della domanda di elettricità, rispetto a un anno fa crolla il carbone (-85%)
[21 Febbraio 2024]
Nel corso del mese di gennaio in Italia sono entrati in esercizio 687 MW di nuovi impianti rinnovabili – quasi esclusivamente (656 MW) fotovoltaico, con 31.380 pannelli installati –, segnando un robusto incremento rispetto a gennaio 2023 (+131%) ma un calo rispetto ai 740 MW entrati in esercizio a dicembre 2023.
Sono questi i dati riassunti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, nel suo report mensile pubblicato oggi, in un contesto che vede l’Italia in grande ritardo sul fronte delle rinnovabili: nel corso del 2023 sono entrati in esercizio 5,7 GW di nuovi impianti, quando annualmente ne servirebbero circa 12 per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Allargando il quadro d’osservazione, Terna documenta che nel mese di gennaio i consumi di energia elettrica in Italia sono in crescita del 2,1% rispetto a gennaio 2023 (e +0,3% rispetto a dicembre), con un fabbisogno pari a 26,7 miliardi di kWh.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di gennaio è stata ovunque positiva: +2,9% al Nord, +2% al Centro e +0,4% al Sud e Isole.
In crescita anche l’indice Imcei, che prende in esame i consumi industriali delle grandi imprese energivore (+3,5% rispetto a gennaio 2023 e +1,8% rispetto a dicembre).
Per la prima volta viene fornito da Terna anche il dato dell’Imser (Indice mensile dei servizi), che consente di monitorare circa l’80% dell’intero settore italiano dei servizi.
«L’ultimo dato disponibile, relativo al mese di novembre 2023, ha registrato una variazione positiva del 4,7% rispetto a novembre 2022 – spiega nel merito Terna – Analizzando invece il periodo gennaio-novembre 2023, la variazione rispetto allo stesso periodo del 2022 risulta negativa (-1,2%). Tale andamento è determinato da un confronto con un 2022 a due velocità: il primo semestre è stato infatti caratterizzato da una crescita che si è protratta fino a luglio, iniziando a mostrare un rallentamento nella seconda parte dell’anno che si è poi manifestato in modo più evidente nell’ultimo trimestre».
Tornando al bilancio mensile di Terna, nel mese di gennaio 2024 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,1% dalla produzione nazionale e per la quota restante (20,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
La produzione nazionale netta è risultata pari a 21,2 miliardi di kWh, con le fonti rinnovabili che hanno coperto il 33,7% della domanda elettrica (era il 27,7% a gennaio 2023): in aumento la fonte idrica +47,7%, eolica +22,8% e fotovoltaica +25,5%, mentre è stabile la fonte geotermica. In diminuzione invece la fonte termica (-13,6% rispetto a gennaio 2023) con un crollo della produzione a carbone: -85% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno, dove incideva pesantemente il contesto di crisi energetica legato all’invasione russa dell’Ucraina.