Terna, avanti piano per le rinnovabili italiane: nel primo trimestre del 2023 soli +1,1 GW

Continuando a questo ritmo a fine anno sara installata neanche la metà della capacità aggiuntiva necessaria

[21 Aprile 2023]

Secondo i nuovi dati comunicati da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, nel primo trimestre dell’anno la domanda italiana di energia elettrica (77.419 GWh, -4% sul 2022) è stata soddisfatta per il 52,5% da fonti fossili, per il 29,8% da rinnovabili e per la parte rimanente dall’import.

Ma l’installazione di nuovi impianti rinnovabili non sta proseguendo come previsto dalla roadmap per la decarbonizzazione al 2030. Al 31 marzo sono entrati in esercizio nuovi impianti per 1.092 MW, e la crescita del 181% rispetto allo stesso dato riferito al 2022 (703 MW) non basta per colmare il gap.

Continuando con questo ritmo di installazione, a fine anno l’Italia avrebbe solo 4,4 GW di potenza rinnovabile aggiuntiva rispetto al 2022, mentre gli obiettivi europei individuati dal RePowerEu impongono una media di circa +10 GW installati ogni anno da qui al 2030.

Tanto più che gli impianti entrati in esercizio a marzo (324 MW) sono in calo rispetto a quelli riferiti al mese di febbraio (471 MW). Un quadro che migliora leggermente guardando all’energia prodotta nell’ultimo mese, invece che alla nuova potenza installata.

A marzo, dettaglia Terna, l’Italia ha consumato complessivamente 26.200 GWh (-5% rispetto allo stesso mese del 2022), soddisfatta per l’83,8% con produzione nazionale e per la quota restante (16,2%) dall’import.

In particolare, le rinnovabili hanno coperto il 33,5% della domanda elettrica (rispetto al 28,4% dello stesso mese del 2022), con una produzione così suddivisa: 30,3% fotovoltaico, 29% eolico, 18,9% idrico, 16,8% biomasse, 5% geotermico.

In crescita, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la fonte eolica (+25,3%) e quella fotovoltaica (+15,1%) – quest’ultima principalmente per effetto dell’incremento della capacità installata (+3,2 GW rispetto a marzo 2022) – e anche quella idroelettrica (+13,6%), nonostante persista a causa della siccità lo stato di scarsità della risorsa, confermato dal basso livello degli invasi che risultano in linea con i valori di marzo 2022. Cala invece la fonte geotermica (-6,8%).

Come dato rilevante, Terna segnala inoltre che il 10 marzo è stato registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 GWh. Non solo: esattamente un mese dopo, il giorno di Pasquetta, il fabbisogno di energia elettrica del Paese è stato soddisfatto dalle rinnovabili per il 55%, con una punta oraria (tra le 14:00 e le 15:00) del 90%, valore dovuto principalmente alla elevata produzione fotovoltaica ed eolica. Anche a fronte di una tale penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico, Terna ha comunque garantito la gestione in sicurezza del sistema elettrico, consentendo al contempo di usufruire di tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili.