Acido solfidrico, arsenico, mercurio e salute in Amiata: online gli studi integrali Ars
Dopo la presentazione pubblica dei risultati, l’Agenzia regionale di sanità pubblica la versione integrale dell’indagine condotta
[30 Dicembre 2016]
Dopo l’incontro pubblico tenutosi alla fine di novembre alla presenza dell’assessore Fratoni per una prima presentazione dei risultati acquisiti, l’Agenzia regionale di sanità ha adesso pubblicato sul proprio sito la versione integrale dell’indagine sullo stato di salute della popolazione amiatina.
Ars sottolinea come i risultati, nel loro complesso, «non hanno mostrato situazioni di particolare criticità, sia relativamente all’esposizione ai picchi di acido solfidrico, sia rispetto agli effetti dell’esposizione a arsenico e mercurio […] In ogni caso tutti questi aspetti sono oggetto della una nuova indagine campionaria, che è il cuore del progetto triennale di Ars. Oltre ai campioni biologici umani questa nuova indagine prevede: un set di esami clinici (sangue e urine) di screening su specifici indicatori di salute generale, cardiovascolare, e funzionalità renale; la misurazione della pressione arteriosa e misure antropometriche; una spirometria per valutare la funzionalità respiratoria; e la somministrazione di un questionario molto approfondito su abitudini (fumo, alcol, dieta) di oggi e del passato, attività lavorativa, storia clinica, salute riproduttiva».
I due studi presentati, inquadrati nel più ampio panorama di attività previste dal progetto triennale “Geotermia e salute” finanziato da Regione Toscana, sono disponibili qui:
- Esposizione ad acido solfidrico ed effetti acuti sulla salute: uno studio case-crossover in Amiata
- Esposizione a basse dosi di arsenico e mercurio ed effetti sulla salute: uno studio di coorte in Amiata
«L’obiettivo del primo dei due studi – sintetizzano in Ars – è stato valutare le associazioni tra gli andamenti giornalieri delle concentrazioni di acido solfidrico (H2S) in aria e gli effetti acuti, a breve termine, sulla salute della popolazione residente. Nel secondo studio, invece, sono state messe in relazione le concentrazioni urinarie ed ematiche di arsenico e mercurio, misurate in un campione di 900 persone nel 1998, con esiti cronici sulla salute».